martedì 1 ottobre 2013

God Bless Italia

Non sono mai stato bravo con i numeri, ma se quelli che votano questa politica da venti anni sono circa il 30% dei votanti gli altri, quelli  che non la condividono e ne sono avversi quanti sono  tradotto in milioni di persone? Qualunque sia il loro numero sono tanti, troppi. Troppi che vagano in un limbo sociale, come in una “Casa dei Matti”. Qualcuno forse ricorda il vecchio Cerletti, quell’Ospedale psichiatrico … il Manicomio ... quello alle porte di Milano, a Parabiago?  Ecco, così mi pare avvenga nella nostra nazione.


Là dentro ognuno dei "pazzi" aveva un suo mondo, le sue paure, i suoi terrori, i propri pensieri, i propri  luoghi della memoria dove andare a rifugiarsi per rimanere ancorati a questo mondo, come attaccati ad una fune per non precipitare. Ogni tanto qualcuno provava a gridare disperato la sua rabbia, a denunciare il suo malessere … la sua solitudine gridata al mondo come richiesta di aiuto,  per paura di fare una follia, un gesto che potrebbe ledere altri, gente innocente, i propri cari. Allo stesso modo, messi in allarme dalle grida egli, il pazzo, i molti egli, vengono legati ad un letto, ridotti al silenzio ed i passanti incuriositi dal trambusto, non cogliendo una qualche verità tra le parole lanciate al cielo,  borbottando la solita frase “ è matto” si allontanano rapidamente tornando alla proprie cose. 

V’è una speranza di risveglio da questa letargia collettiva, da questo silenzio condiviso, da questa solitudine dei più in questo Paese? Venti anni di una nazione sono andati persi per sempre, venti anni non ancora terminati, in ostaggio di un solo uomo che con il 30% dei consensi tiene sotto ricatto un Paese sedato, forse vigliacco, forse ossessionato dall'immobilismo inteso come sicuro rifugio contro il mutare degli eventi. 

Sarà possibile tornare alla piena consapevolezza della ragione, della razionalità mediata? Già, mediata ... perché anche la razionalità pura, se applicata  alla vita senza discernimento, è comunque pazzia.

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