martedì 11 ottobre 2011

La solitudine del Ministro degli Esteri e lo schiaffo del soldato


Pare proprio che il Ministro Frattini, per non restare del tutto fuori dalla scena internazionale, abbia deciso di continuare a partecipare al gioco dello schiaffo del soldato; il guaio è, che per cause non occulte, sta sempre sotto lui, salvo poi lamentarsi continuamente degli schiaffi ricevuti. Da osservatore e senza speculazione alcuna, durante la primavera araba in Egitto, Tunisia, Libia, ed ora in Siria, molti si sono chiesti “ma il ministro degli esteri


non si esprime di fronte a ciò che accade?”. Ricordo che durante le prime schermaglie  dei fatti di Libia Il Ministro affermava.. da un articolo del febb. 2011--- mentre Francia e Germania asservano una posizione fortemente critica nei confronti del regime libico, il governo italiano “non interferisce” e diffida l’Europa dall'imporre il proprio modello a Tripoli.“L’Europa non deve esportare la democrazia”. Ne è convinto il ministro degli Esteri Franco Frattini che, a margine della riunione dei capi delle diplomazie europee a Bruxelles, è intervenuto sulla situazione libica. Una dichiarazione lontanissima dalle posizioni espresse dai leader degli altri paesi europei. 

Visto la tiepida reazione del ministro, il capo del governo, Egli, cioè Lui Lui B., probabilmente occupato tra la scelta di una patonzola e l’altra, fastidiosamente aveva dichiarato “ la situazione è in evoluzione per cui non mi permetto di disturbare nessuno ”. Quindi mentre Gheddafi massacrava i giovani e i lavoratori  che protestavano contro il regime militare Egli, non ha neppure ritenuto opportuno fare una telefonata a quell’amico carissimo e dittatore, ricevuto con tutti gli onori e a cui aveva platealmente baciato la mano qualche settimana prima. Per avere notizie della voce del ministro, ameno che fossi distratto, si è dovuto aspettare che gli eventi degenerassero fortemente, mentre per quanto riguarda la Siria una levata di voce forte e convincente  è ancora da venire. 

Ora, in questa estromissione dall’asse Sarkosy/Merkel, avvertito lo schiaffo, il ministro è tornato a farsi sentire per criticare l’asse Francia e Germania, (che tra l’altro ha ricevuto il pieno appoggio di Barak Obama) le quali pare abbiano trovato un’intesa sulle misure da prendere verso la crisi del debito nell’Euro zona, misure  ovviamente da sottoporre agli stati dell’Unione. E’ chiaro, che l'intesa non agisce contro gli stati membri ma nell’interesse della comunità, soprattutto per quanto riguarda il caso Grecia. Ma anche se avessero voluto coinvolgere il  premier italiano Silvio Berlusconi, pare, dico pare, che ciò fosse davvero impossibile, perché impegnato all'estero in qualità di ospite alla festa di compleanno del premier russo Vladimir. Putin.

 Non è la prima volta che i big europei si riuniscono in due o più su questioni delicate e senza coinvolgere il governo italiano. Probabilmente si è portati a pensare che non siano in piena sintonia con Frattini e con il governo  che rappresenta.  Da ciò, si evince che di schiaffi deve averne presi diversi in fatto di affidabilità, credibilità e prestigio. Quanto il ministro afferma poi, è senz’altro vero: l’Italia non viene chiamata a partecipare alle discussioni, ma le ragioni di ciò al Ministro devono proprio sfuggirgli, visto la palese e ripetuta esclusione. Deve essergli sfuggito che il Capo del governo, in quanto a ridicolo, stile e affidabilità rispetto alle cose che dice e che fa, è attualmente ai vertici mondiali, anzi di più, planetari. Probabilmente deve essergli sfuggita la storia della nipote di Mubark, del giro delle escort, delle volgari barzellette pubbliche (compreso le battute sulla Merkel) e della continua delegittimazione delle istituzioni, in particolare quella della magistratura, avversione  verso la quale non manca inopportunamente di informare i capi di stato durante riunioni di vertici mondiali. 

Parlando poi più sul concreto, deve pure essergli pure sfuggito il divario tra il programma elettorale e il risultato della sua attuazione, o le 42 leggi ad personam compreso le ultime due ancora in cantiere, leggi queste che lo riguardano direttamente: le intercettazioni e il processo breve, o lungo o come diavolo lo si voglia chiamare. Ora, la domanda dovrebbe essere “perché ci arrivano sempre schiaffi?”. Bastava guardare qualche prima pagina dei quotidiani esteri per vedere come ci dipingono e che opinione hanno del nostro governo, soprattutto del nostro Primo Ministro S.B.  

Mai detto fu così vero – “Gli italiani stimano i tedeschi ma non li amano, i tedeschi amano gli italiani ma non li stimano”  e francamente, a livello europeo stiamo facendo di tutto per aumentare questa disistima, non ultima la mancanza di dignità politica nel dimettersi quando si è rincorsi da decine di avvisi di garanzia, al centro di mille scandali e si è così palesemente lontano dai cittadini italiani e dai loro interessi.
Alcuni esempi di come ci rappresentano- 


  

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