Tutte le sacrosante mattine milioni di italiani come noi, chi più chi meno, cercano di informarsi sugli accadimenti del giorno, cercano di capirci qualcosa nella politica sperando che un non so che di positivo accada, qualcosa che ci dia un barlume di speranza e ci sollevi dalla paura che “dalla crisi non ne usciremo meglio di altri” e che ci cada tutto addosso. Apriamo i titoli dei giornali e leggiamo: scoperto a chi appartiene la cucina di Montecarlo-sono porci questi romani-Tiziano Ferro dopo l’outing-dove va Kakà-giro di coca al consorzio idrico-Pakistan-rapina-tablet-Gheddafi-padri separati- …..ok quindi, tutto in ordine. Economia, disoccupazione, precari, futuro, anziani, famiglia, ricerca, scuola, energia,l’ambiente, etc, poco o nulla,… non è il momento…, altre sono le priorità, e quello che c’è in mezzo a tutte queste priorità è infinito.
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sabato 9 ottobre 2010
YOANI SANCHEZ-Da Cuba-Borse Autonome
(Al link il blog di Yoani-Generazione Y )
Sotto il sedile si vedeva una valigetta con i manici rattoppati, del tipo che negli anni 80 veniva assegnato a chi si recava in missione. Ogni volta che l’autobus prendeva una buca, diversi occhi la guardavano per verificare che il suo contenuto non si fosse versato attraverso la cerniera rotta. Vicino alla strada che conduce al villaggio di Candelaria, una pattuglia di polizia interruppe il viaggio e ordinò a tutti di scendere con i bagagli. La rammendata valigia, che di sicuro una volta era stata in Europa o in qualche paese dell’Africa, restò in fondo al corridoio insieme ad altre ugualmente orfane. Nessuno fece il minimo cenno di prenderla.
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