"Godi fanciullo mio; stato soave, Stagion lieta è cotesta. Altro dirti non vò, ma la tua festa Ch'anco tardi a venir non ti sia grave." Gli ultimi esami di scuola si sono appena conclusi e un tempo è passato aprendone all'istante un'altro: quello dei ricordi. Finiti gli esami di terza media, rammento che uscendo di scuola anch'io mi unii a tutti quelli che strappavano i quaderni per sottolineare la fine degli studi, della tensione, ma dal cuore un sapore mi malinconia già mi saliva alla bocca. Cos'è questa fitta sottile che sento, mi chiesi? Forse già sapevo che da quel momento avrei cominciato a ricordare i compagni, gli insegnanti, la scuola e gli accadimenti dei tre anni di medie. A 14 anni compiuti, il mondo mi attendeva. Una ditta dove tagliare lamiere come apprendista mi stava aspettando e lì, era certo che non avrei trovato Cagnotto, Giuseppe il Faina, Marinaccio Oreste che chiamavo Marineste oraccio o Lizzi che insieme a tutti gli altri, non avrei più rivisto. Li ricordo tutti e ricordo pure quasi tutti i nomi dei compagni della 5 elementare.