mercoledì 29 settembre 2010

Il Vento del Nord e la Legge del Contrappasso


 "Sono carne da macello, sono Emigrante" recita una vecchia canzone Napoletana.
Chissà cosa deve aver attraversato la mente di quei lavoratori italiani frontalieri che lavorano in Svizzera nel vedere quegli enormi cartelloni che li rappresentavano come dei topi che rubano il lavoro ai locali. Le immagini dei tre topi  rappresentano un piastrellista italiano, il ratto Fabrizio, che viene da Verbania; un poco raccomandabile simil-ladro romeno con tanto di mascherina stile Banda Bassotti, detto il ratto Bogdan; e infine il ratto Giulio, con riferimento al ministro Tremonti per il recente scudo fiscale e per il segreto bancario che ha dato non poco fastidio. Le proteste da parte del sindacato al cartellone, di cui nessuno rivendica per ora la paternità,  non sono mancate, chiedendo al governo del Canton Ticino di intervenire, e spiegare ai ticinesi che senza i frontalieri le loro aziende sarebbero in difficoltà o chiuderebbero».