Quant'era
bella mia suocera nella sua semplicità! Quarantotto fotogrammi in piccoli
quadratini su un cartoncino A4. Le immagini sono tutte virate a seppia proprio
come si usava ai suoi tempi, a quel tempo che la vedeva fiore, che la vedeva
ragazza. Eccola qui, in tanti ritratti in miniatura, dove
appare raggiante, tonica, timidamente audace nel tentativo di
eseguire i comandi impartiti dal fotografo che la posizionava in piccole
varianti espressive, mostrandone ora il pieno volto ora il profilo. Un'espressione dopo l'altra, una sequenza di
tagli per volerne evidenziare tutti i lineamenti.