mercoledì 21 luglio 2010

Jenny Saville - Uno schiaffo in pieno volto



Ogni tanto nei nostri discorsi , quando dobbiamo descrivere una persona  e per meglio rendere l’idea che ci siamo fatti di lei diciamo “  è un tipo particolare”, beh Jenny Saville  e più particolare delle persone particolari.  Il primo impatto con le sue opere , che non possono passare inosservate,  ci lascia smarriti,  un poco disgustati, quasi senza parole, uno schaffo in pieno volto, ma superato lo choc iniziale non possiamo non riconoscere l’arte nel suo tratto e questa coscienza ci impone di ricercare altre informazioni
e approfondire la sua conoscenza. Abituati da sempre al bello, al tratto gentile, le braccia perdono forza al cospetto delle figure  di corpi di donne grasse con una devastante cellulite
o di altre  dai volti tumefatti , sanguinanti, intubate in un letto, figure con seni cadenti e pronte per il chirurgo  che ha tracciato le linee di intervento.Lo sguardo è impietoso  e di lei si dice -  Saville da voce all’ ansia nevrotica e alle ideologie (edoniste, scientiste, religiose) che ci spingono a modificare il corpo come se fosse un oggetto a noi estraneo, un puro involucro.Per lei semplicemente la carne costituisce l’ unico paesaggio attraverso il quale la pittura può raccontare la contemporaneità, e sogna che la sua opera diventi «un documento rilevante dell’ epoca in cui viviamo» La bellezza, la sua ricerca, il suo insegnamento e la speculazione negativa su di essa sono tutt’altra cosa.  Sotto una breve raccolta delle sue opere.

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