giovedì 22 luglio 2010

I Giorni delle Corti - I Cittadini Ringraziano

(dipinto di J. Saville)
Ancora la Corte Costituzionale e la corte di Cassazione  continuano a stupirci con sentenze choc. Ora, ragionando serenamente nessuno può dire che quando una delle Corti emette sentenze che ci piacciono è brava e quando avviene il contrario è cattiva, non si tratta di questo, ma di sentenze che di cui buon senso le vede cozzare frontalmente una contro l’altra se non contro l'altra Corte. Qualche tempo fa, in periodo di clamore di stalking emise una prima sentenza  riconoscendo lo stalking come reato - STALKING: LA PRIMA DECISIONE DI LEGITTIMITÀ Cassazione, Sez. V, 26 marzo 2010, n. 11945. La norma sul reato di “atti persecutori”è stato inserita nel nostro ordinamento a tutela della libertà morale della persona e ha ad oggetto condotte reiterate di minaccia e molestia che determinano nella vittima,
alternativamente:  un perdurante e grave stato di ansia o paura,- un fondato timore per la propria incolumità o per quella di persona comunque affettivamente legata,- la costrizione ad alterare le proprie abitudini di vita. Successivamente- Accogliendo il ricorso sul caso di Chieti, la Cassazione ha stabilito quindi che «anche due soli episodi di minaccia o molestia possono valere ad integrare il reato di atti persecutori previsto dall’art. 612 bis del codice penale, se abbiano indotto un perdurante stato di ansia o di paura nella vittima, che si sia vista costretta persino a modificare le proprie abitudini di vita, come è avvenuto in questo caso». Poi in netto contrasto – questi due pronunciamenti che uccidono la ragione e demotivano le denunce oltre che a depenalizzare il reato addirittura rischiano di incoraggiarlo. Gli interventi sociali per prevenire questi fenomeni, l’educazione, la sensibiliz- zazione al problema sono invece tutt’altra cosa.
Cassazione - con la sentenza 25138 - ha dato ragione ad un marito che (per i quali la moglie ha rimesso la querela), rilevando che non si può considerare come “condotta vessatoria” l’atteggiamento aggressivo non caratterizzato da “abitualità” e “appaiono risolversi in alcuni limitati episodi di ingiurie, minacce e percosse nell’arco di tre anni che non rendono di per sé integrato il connotato di abitualità della condotta di sopraffazione”. Così la condanna a 8 mesi precedentemente emessa è stata annullata “perché il fatto non sussiste”.Infine questa - ROMA - Nei procedimenti per violenza sessuale, atti sessuali con minorenni e prostituzione minorile il giudice non e' più obbligato a disporre o a mantenere la custodia in carcere dell'indagato, ma può applicare misure cautelari alternative se vengono raccolti elementi specifici, in relazione al caso concreto, dai quali risulti che le esigenze cautelari siano comunque soddisfatte. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale che ha dichiarato la parziale illegittimità costituzionale dell'articolo 275 del codice di procedura penale. Solo due considerazioni su quanto detto - La prima rileva il fatto che secondo la Corte bastano due telefonate, due episodi persecutorie e scatta il reato di Stalking con le relative pene, mentre malmenare la propria moglie saltuariamente non è più considerato reato , dal momento che, nel caso già citato in altri Post, l’aggressore è stato assolto dal reato. La seconda considerazione e che i casi di Pedofilia e abusi sulle donne non sono più certamente punibili con la reclusione ma possono godere di pene alternative. Cioè se un pedofilo violenta un bambino, un nostro figlio, può sfuggire alla reclusione. Valutando il senso e l’effetto di queste sentenze, il rischio poi che la vittima conviva con il suo carnefice esiste, anzi, nella prima sentenza è quasi certo se convivono sotto lo stesso tetto. A quale Santo debbono quindi votarsi le vittime ? Queste sentenze piuttosto che affermare un diritto sembrano incentivare l’abuso che, nel caso delle percosse alcune volte ogni tre anni è certo, e non avere la certezza della pena detentiva lo è per l’altra. Noi comuni mortali, che non sediamo tra gli scranni del parlamentoo altra Istituzione , che non abbiamo potere di intervenire direttamente, noi che abbiamo avuto i figli abusati, le sorelle pestate, le figlie violentate, non rimane che ringraziare sentitamente la Corte di Cassazione e la Corte Costituzionale di questi regali che colgono l’essenza del vivere civile e il più alto senso della giustizia che mai nazione democratica ed evoluta abbia saputo affermare. Con ossequi i Cittadini

Nessun commento:

Posta un commento