mercoledì 30 novembre 2011

Dove abita l'equità


E’ la somma dei sacrifici di ogni stagione e rivolti sempre agli stessi, che è insopportabile. E' come per quegli amici, che in allegria andarono a cena, una, due, tre, numerose volte, ma il conto, sempre in allegria, veniva presentato e pagato solo da uno del gruppetto. Prima o poi l’armonia si sarebbe rotta. Le prime volte il poveretto pur non essendo d’accordo e stortando il muso aveva pagato ma sempre con un poco di amaro in bocca. Le volte successive cominciò a tossire e sventolare il foglietto, provò a parlarne serenamente ma nulla, gli amici facevano gli gnorri.