mercoledì 9 febbraio 2011

Il dubbio e la dilatazione della realtà


Col il termine verità si indicano una varietà di significati, che esprimono un senso di accordo con la realtà, e sono in genere collegati col concetto di onestà, buona fede e sincerità. In questo recente periodo storico ed ancor più recentemente, sono  accaduti determinati fatti, gravi, che rigurdano gli italiani ed  il Presidente del Consiglio nella sua sicurezza, la ricattabilità. Proprio oggi viene formalmente accusato di concussione, di un eventuale abuso di potere ed è al centro di  un sistema di confezionamento di leggi cucite ad abito.
La sua poco autorevolezza e rappresentanza in Europa e nel mondo, è sotto gli occhi di tutti e giornalmente è citato in modo negativo se non ridicolo nelle prime pagine di molti ed importanti giornali esteri . A prescindere dalla fondatezza delle accuse circa i fatti  a lui ascritti, vi è un particolare di non secondaria importanza di cui molti sostenitori politici e simpatizzanti  sembrano  non accorgersene : mi spiego. Se il leader del partito per cui voto proclamasse solennemente,  che una volta eletto cambierà i destini dell’Italia in meno di sei mesi,  immediatamente un dubbio mi sorgerebbe e da quel dubbio una sequenza di domande attanaglierebbero la mia mente non lasciandomi dormire sonni tranquilli. Ora, mi chiedo- ma quaranta leggi ad personam, tutti gli scandali direttamente ed indirettamente in cui è stato coinvolto, le intercettazioni telefoniche  delle vive voci dei protagonisti che raccontano cose turpi, la storia della nipote di Mubarak (consegnata poi ad una prostituta, roba da far scoppiare una terza guerra mondiale), gente che entrava ed usciva da Arcore senza controllo, la scorta ridotta a servizio taxi, le frequentazioni con persone di dubbia attività e quant’alto, non hanno creato nei suoi accoliti e ministri alleati il benché minimo dubbio sull’opportunità della sua rappresentanza alla testa del paese. Nella storia del Rubygate e ad Arcore poi,  né una questura e né i Servizi Segreti sembrerebbero essere  in grado di conoscere l’identità delle persone che arrestano o che entrano nella casa del Presidente del Consiglio . Domanda- con quali credenziali, come farebbero a proteggere noi, lo Stato e il Capo del Governo dallo spionaggio, dai malavitosi  e dai terroristi se non riescono ad identificare una ragazza? Il caso Mangano poi la dice lunga su questo tema.  Il Premier poi, travolto da questi scandali, non riferisce in Parlamento come Clinton e altri capi di stato e nessuno (Lega in Primis, che non si lascia distrarre dagli scandali) alza la voce e chiede conto di questi comportamenti che in concreto da privati diventano pubblici nel momento che interferisce con una questura. Anzi, solo una coraggiosa ragazzina del PDL lo ha fatto , ma nessuno del suo partito o alleato, chiede le dimissioni del Capo. Nessuno, nessuno che si sottrae nel sostenergli il gioco, nessun dubbio coglie alcuno. Nulla, nada, nichts, assolutamente nulla che possa apparire come gesto di disapprovazione e sdegno, come se la realtà fosse dilatata, piegata, per farla aderire ed accordarla ad una verità scomoda. Nessuno ha proferito verbo sull’utilizzo delle donne, delle “vergini da offrire al drago” , nessuno  ha dato credito alle parole di verità,  pronunciate senza acredine, dalla ex moglie Veronica Lario, che in una lettera pubblica denunciava questo anomalo comportamento del consorte, per poi allontanarsi da lui definitivamente. Tutti,  ma proprio tutti, hanno avuto, ed hanno a tutt’ora,  una incrollabile fede nel  Gran Vizir: nessuno,  osa alzare la cresta. Hanno ben visto cosa c’è da guadagnare: ingiurie, sfottò, delegittimazione, scomunica ed esilio.  Allora la spiegazione è una ed una sola. Manca il coraggio: in un sistema di guadagno personale, ognuno potrebbe rimetterci qualcosa. Tutte queste persone, non ponendosi dubbi, approvano lui e il suo comportamento. Tutti credono in lui, nella sua proclamata buona fede che  fa superare  loro ogni evidente prove concrete ed oggettive convergenti. Essi non vogliono vedere dove il Pifferaio ci sta portando. Emerge così un' ampia clemenza  che li identifica di conseguenza  con il capo. Non si esprime dissenso e indignazione,  ci si immedesima nella sua  figura,  lo si approva, lo si difende fino a farsi venire le vene gonfie. Si è come lui, si trovano parole di elogio, di sostegno, di ammirazione ed i paragoni con la storia,  con un  Magnifico, con un Sublime, si  spendono a iosa.  Questa parte è  la stessa cosa, la stessa persona, un tutt’uno. Alcuni danno la sensazione di vivere in estasi, di potersi addirittura immolare tanto sono investiti dalla di lui potenza e dal carisma. Molti avrebbero agito in egual modo e forse anche più furbamente di quanto egli abbia fatto. Il risultato di tutto questo è un degrado della nazione. Non abbiamo più credibilità, sia all’interno che all’esterno del  paese che oramai naviga a vista. L’economia è ferma, non ha sbocchi ed i giovani sono privi di  futuro, ma per molti nulla sembra accadere, mentre al palazzo  e nel (poco) privato è sempre festa ed i calici, accompagnati da chiassose grida di giubilo , sono ricolmi, pronti per il prossimo brindisi. 

2 commenti:

  1. FACCE DI BRONZO
    la stupidità di questo governo non ha fine
    minacciano di rivolgersi ha trasburgo per avere giustizia
    quale giustizia cuella divina?
    con la faccia tosta che si ritrovano
    non c’è più , da meravigliarsi di niente
    penso solo ha l’ennesima figura di cacca che questi lobotomizzati
    ci faranno fare per difendere questo omuncolo arteriosclerotico
    le cose sono due
    la prima è quella più ovvia, che sia la solita esca per i suoi decelebrati
    la seconda ? ha trovato il sistema di corrompere anche a trasburgo?
    cosa che ritengo improbabile , per fortuna.
    Comunque potrebbe essere una buona idea
    Per il popolo , chiedere
    Al tribunale EUROPEO venga fatta giustizia.
    Prima che lo gnomo compri i voti ,che gli servono
    Per modificare le leggi , a lui contrarie. VITTORIO,

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  2. Nonostante tutto l 'ideatore del "Bunga-Bunga" è ancora là.
    Tutta la sua cricca è prostrata col cuolo in aria nell' adorazione cieca.
    Ma non è di questo che voglio parlare. Mi interessa rilevare la stupidità e anche la cecità delle teste pensanti della ex sinistra che oggi sono in mutante a causa degli errori di valutazione del pericolo rappresentato dal capo del pdl. Nonostante tutte le difficoltà che lo soffocano, continua ad imperversare su tutto.
    Ora quegli stupidi cervelloni della sinistra si martellano i genitali come Tafazzi e non sono ancora in grado di formare una coalizione che può impensierire la banda bassotti.
    Povero paese, in mano a questa gentaglia!

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