Quello che è valso per i giornali in carta stampata non è stato ritenuto valido per i blog e siti informatici, i quali una volta pubblicata una notizia avranno tempo 48 ore per rettificarla il che può avvenire solo nel caso che il blogger sia collegato tutti i giorni, cosa che non essendo una testata giornalistica con tanto di redazione normalmente non avviene. Operativamente significa che il blogger potrebbe non sapere che c’è una richiesta di rettifica in corso incorrendo nella violazione di legge. Alcuni blogger hanno scritto una lettera al presidente della camera Gianfranco Fini, alla presidente della commissione giustizia Giulia Bongiorno e a tutti i deputati che puo essere sottoscritta da Qui La legge ammazza stampa può ora essere definita ammaza blog, perchè pagheranno di persona la mancata rettifica. Questo non è un particolare da poco perchè disincentiva l’apertura di blog che in alcune realtà locali è fonte di informazione e diffusione di notizie. Speriamo che il clamore e il sostegno che i blog hanno dato a favore della libertà di stampa sia in qualche modo ricambiato, nel senso che se è valido per i giornali deve necessariamente essere valido per i blog e per i siti informatici poichè dal punto di vista del diritto di informazione sono sullo stesso piano. Questa dimenticanza voluta o non voluta risulta nei fatti essere un deterrente e una limitazione della libertà di espressione.
Fonte-la Stampa Pagine\Home Page
sabato 24 luglio 2010
Legge Bavaglio-No Blog no Party
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