martedì 6 dicembre 2011

America " fine tortura mai"


A tutto c’è un limite oltre il quale nulla è più sostenibile. C’è un limite alla tolleranza, alle provocazioni, alle prepotenze e c’è pure un limite alla ragione, che superato si entra nella degenerazione, nella patologia, nell'aberrazione. La decisione del Senato  americano, che ha approvato con 93 voti a favore e 7 contrari il National defense authorization act,  prevede il diritto per l’esercito americano di arrestare


e detenere indefinitamente sospetti terroristi, neppure sicuramente colpevoli, ma soli sospetti, americani compreso. Il Paese a lungo riferimento nel mondo per le libertà individuali, che tanta democrazia ha distribuito nel mondo, improvvisamente ne è rimasta priva, o meglio, è rimasta priva di una parte importante di essa, quella che riguarda le libertà civili. Dopo le Torri gemelle (non tralasciando le abominevoli torture a Guantanamo ancora in piena attività) nessuno più degli americani necessita di contromisure al terrorismo. 


Molti Paesi hanno condiviso solidalmente ogni ragionevole contromisura adottata, ma da ciò a passare alla “ fine reclusione o alla fine tortura, mai” pensando di detenere una specie di licenza extraterrena che  può non riconoscere i Diritti dell'Uomo, di acqua ce ne passa. Questo provvedimento riporta ai tempi più bui della storia, a ciò che gli stessi americani e non solo, hanno  sempre combattuto: appunto il sopruso per il non riconoscimento delle libertà individuali che tanto chiedono ad altri stati, dove tali diritti sono soffocati nel sangue. 


Se così fosse, se non venisse ritirato il National defense authorization act, ogni atto che parli di democrazia diverrebbe automaticamente nullo, ogni parola fuori luogo e non è una questione di caprina.

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