mercoledì 2 novembre 2011

Europa-Chi chiagne, chi fotte e chi si adopera (trad-chi piange, chi ti frega e chi si adopera)

Ecco, ora in Italia, con uno spreed a 440 punti dai Bund tedeschi quasi tutti si sono accorti che siamo in allarme rosso. Dico quasi tutti tranne i Bot people che probabilmente  ancora non hanno realizzato che ciò che avevano acquistato ad inizio anno a valore 100, (es. un Btp decennale), oggi se venduto, varrebbe 83, cioè una perdita secca del 17 percento sul capitale.


Sicuramente  la Grecia, come dicono gli esperti, ha portato al ribasso tutta l’aria euro, ma è anche vero che in Italia sul piano dei fatti, né B. né la sua maggioranza riescono a calmare i mercati anzi, ogni volta che il Premier Berlusconi ne spara una delle sue (mi referisco a ciò che detto sull’Euro) perdiamo il corrispettivo di una manovra finanziaria alla volta in termini di debito pubblico.  La lontananza poi, tra i privilegi ancora integri della casta e noi cittadini, ciò che essa esprime, propone e intende adottare è notevole, molto lontana dai bisogni di noi tutti. Lontana dal risanamento del debito pubblico e dalla logica chi più ha più contribuisca oltre che arrecare meno danno possibile "a chi ha già dato”.

 Mi spiego: la BCE ha dato delle direttive per raggiungere degli obiettivi, ma sta al governo se tagliare più da una parte o dall'altra. E' chi è al governo che sceglie dove recuperare entrate strutturali o meno. Anche fermare definitivamente l’evasione fiscale è una riforma strutturale, ma a tutto si pensa tranne che a questa grande opzione. Se venissero adottate misure serie,  il tornaconto sarebbe inimmaginabile e ripetibile ogni anno, ma se neppure questa giusta opzione viene presa in seria considerazione, figuriamoci i tagli alla politica, agli sprechi o i tagli delle provincie. E’ come se i politici osservassero i cittadini, i giovani e le parti sociali da lontano con un cannocchiale, compromettendo così ogni possibile intesa. Agli Italiani e non solo, il Premier appare dalla finestrella della torretta e da lassù grida che non lascia, mentre da sotto i suoi cortigiani e strilloni interessati lo incitano a resistere. 

Mentre gli speculatori si sfregano le mani, la casta ancora ripete l’italico vizio: chiagnere e fottere”  che è una delle più note espressioni del dialetto napoletano che indica una persona che gode di privilegi e ciononostante ciò si lamenta, quasi fosse discriminato. In queste circostanze c’è stato pure chi ha fatto sentire le sue lamentele circa l’indennità  che percepisce come parlamentare ritenuta insufficiente; ma non è il solo a “chiagnere e fottere” . Mentre l’U.E. ci chiedeva di adottare misure di risanamento, nel decreto sviluppo è stato inserito una misura che andava a modificare le regole della cosiddetta eredità "legittima" a favore dei figli, cioè una norma ad uso personale del premier sulla successione e quindi sul controllo Finivest. Era opportuno? Urgente? Necessario per il Paese? Dopo che l’U.E ha dato fiducia e credito all’Italia, pur nella libertà di espressione viene inscenata poi una piccola dimostrazione contro la Sarkosy e la Francia, cercando di ridicolizzarlo, scenetta organizzata da chi si dice essere consigliere di Berlusconi. Immaginate come potrebbero aver preso la notizia la “culona e il grandeur”. 

In una logica cooperativa però, come citato da Giuliano Ferrara nel suo programma, non si fotte alle spalle dei partner, non si può prenderli per il “Culo” (in questo caso è corretto culo) e non ci fa onore beffeggiarli circa gli sforzi dei due per aiutare il nostro paese. Lasciare intendere che tra Berlusconi,  Merkel e Sarkosy, il più pulito ha la rogna da debiti, è’ una grande bugia da dare in pasto a quello zoccolo duro di elettorato che comunque non cambierà idea fino allo scatafascio finale, ma per tutti gli altri Europei, è una grande offesa all’intelligenza oltre che una scemata: lo dimostrano i conti, l’andamento dei mercati, l’economia e la credibilità che hanno nel mondo a differenza di B. e del suo governo composto da diversi pluri inquisiti per mafia.  L’Europa ci serve come l’aria è la Cancelliera Merkel  si sta adoperando alacremente. 


Quale momento migliore di questo, più  adatto per la stesura della Carta Costituzionale Europea e la costituzione di un governo Politico Europeo forte? Se così non si persegue qualsiasi direttiva rischia di essere troppo tardiva rispetto ai mercati , cioè, ora che gli stati li percepiscono e li attuano passa troppo tempo e quel troppo tempo non possiamo più permettercelo.
Ferrara deride Sarkozy




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