giovedì 3 novembre 2011

Fino all’esplosione totale. (Con nota del Presidente G. Napolitano dopo i colloqui con Maggioranza ed Opposizione 3.11.2012)


E’ dunque questo il nostro destino? E’ questo il risultato di tanto patriottismo, di responsabilità, ciò che resta della storia recente? Sembrerebbe proprio di si. Nonostante le borse siano in fiamme, nonostante tutte le rappresentanze sociali siano contrarie, nonostante l’Europa e tutti gli osservatori del mondo che ci fanno il verso, come un  Raiss B. e la sua maggioranza, continuano a dirci che la situazione che sembrava di ingovernabilità in realtà sta migliorando  ed è l’unica possibile,


come il leghista Roberto Calderoli che è passato dalle  'braghe calate' a dopo i colloqui al Colle, ''Gli incontri al Quirinale vanno sempre bene, anche meglio''. Mentre  Angelino Alfano invece, dopo aver  parlato apertamente di "congiura",  è passato al “non ci sono alternative a questo governo”, praticamente- non avrete altra maggioranza che noi. Nessun autorevole Conductor guiderà nessun governo tecnico, ci dicono. Mentre lo spreed a 450 punti  e la benzina raggiunge 1,7 Euro/lt, i governanti fanno spallucce sperando di tirare fino al limite possibile ed oltre. Che volete che sia il defolt del paese?

Eppure l’esempio della Grecia è li da guardare in diretta mentre scivola nel caos totale. Questa è la tirannia. Pur rendendosi conto di quanti scandali hanno minato la credibilità del paese, la ferocia dei morsi dei mercati che stanno lacerando la carne viva dei ceti bassi e medi, nonostante i ripetuti richiami del Presidente della Repubblica nel prendere contromisure credibili, la tirannia non sente ragioni e forte della sensazione di mantenere la posizione di stallo, procede comunque. Poco importa della volatilità delle manovre approvate, dissolte in una nuvola di fumo, poco importano le risa, le opinioni degli osservatori di tutto il mondo, i richiami; non hanno più faccia. Giunge in questo instante  l’ultima nota del Presidentedella Repubblica Giorgio Napolitano 

Dichiarazione del Presidente Napolitano in merito ai colloqui informali avuti con le maggiori componenti delle forze di opposizione e di maggioranza
N o t a
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
"Ho avuto ieri e oggi colloqui informali con le maggiori componenti delle forze di opposizione e di maggioranza, per meglio accertarne le valutazioni e le posizioni in un momento di diffusa e acuta preoccupazione per le difficoltà e i rischi cui l'Italia è esposta nel quadro della grave crisi dell'Eurozona. Non si è trattato di consultazioni protocollari - di cui non esistevano i presupposti - con tutti i gruppi e i partiti rappresentati in Parlamento, e con figure istituzionali di cui raccogliere i pareri. Ferma restando la rispettosa attenzione che riservo anche ai soggetti con cui non ho potuto in questa occasione intrattenere colloqui, è comunque risultato ampiamente significativo il quadro che ho tratto dagli incontri da me tenuti.

Credo di poter dire ai nostri partner europei, agli osservatori internazionali, e al mondo degli investitori finanziari, che le forze politiche fondamentali, sia di maggioranza sia di opposizione, sono consapevoli della portata dei problemi che l'Italia deve affrontare con urgenza e attraverso sforzi coerenti e costanti nel tempo. Gli obbiettivi di risanamento finanziario e di rilancio della crescita economica e sociale assunti dalle autorità italiane nelle sedi europee - da ultimo, nelle riunioni del 26 ottobre - sono seriamente riconosciuti come impegnativi dal più ampio arco delle parti politiche e sociali.

Permane il contrasto tra forze di opposizione - da un lato - che considerano necessaria una nuova compagine di governo, su basi parlamentari più ampie e non ristrette a un solo schieramento, come condizione di credibilità e attuabilità degli obbiettivi assunti dall'Italia ; e forze di maggioranza - dall'altro lato - che confermano la loro fiducia nell'attuale governo, giudicandolo senza alternative e in grado, allo stato attuale, di portare avanti con il loro sostegno gli impegni sottoscritti, insieme con i doverosi adempimenti di bilancio. 
Alle une e alle altre forze appartiene interamente la libertà di assumere le rispettive determinazioni in Parlamento e le responsabilità che ne conseguono rispetto agli interessi generali dell'Italia e dell'Europa, in una crisi finanziaria ancora gravida di incognite.
I prossimi sviluppi dell'attività parlamentare mi consentiranno di valutare concretamente la effettiva evoluzione del quadro politico-istituzionale".

3 novembre 2011

Nessun commento:

Posta un commento