Se in Italia oggi, c’ è qualcosa di nefasto che ci attanaglia
la vita, ritarda il risveglio delle
coscienze, pesante come il debito pubblico e feroce come la disoccupazione,
altrettanto diffusa e velenosa come le mafie, è la corruzione e l’accettazione
dell’illegalità come un fatto di costume. Dall'evasione fiscale all' abusivismo passando per il
malaffare nelle opere pubbliche, dalle discariche incontrollate fino al pezzo di torta
dovuta a politici corrotti, tutto si compie in maniera quasi ineluttabile, condito e annaffiato da insopportabile arroganza.
Molti italiani schifano questo modus vivendi e affidano alla
politica la soluzioni di queste grandi problematiche, ma paradossalmente, avviene
che questi invece di dare battaglia e farne bandiera di libertà, plaudono ai corrotti per quale
vige sempre un’eccezione. La casta non evade, al massimo fa pace con fisco – non
utilizza le donne, al massimo si accompagna – non commette reati, al massimo
sono i giudici che travalicano le loro competenze – non rubano, si appropriano
temporaneamente di denaro. Se acquistano
case, le affittano a prezzi irrisori o
le ristrutturano, avviene a loro insaputa, i privilegi, gli stipendi e quant’altro
…. dovuto per grazia divina.
La casta protegge se stessa dal popolo, dalla giustizia, si
esenta dalle richieste della magistratura anzi, da ad essa battaglia: le sottrae forze e strumenti, la delegittima, si fa scherno del suo ruolo arrivando ad intimidirla, a minacciarla e legifera per neutralizzarla, mentre il paese è divorato dalla fame di giustizia. La casta si autoassolve, si distingue, si
pone al di sopra, diventa eccezione alla legge, se le fabbrica ad uso e consumo
proprio, pone emendamenti tali da rendere nullo qualsiasi atto che possa scalfire
i loro privilegi. Abominio questi , in termini, in pratiche, che neppure in tempo di vacche grasse dovrebbero
essere concessi. Una fetta sostanziale della casta in parlamento plaude all'annullamento delle richieste di
arresto, plaude a scena aperta, con gesti plateali, ad una minore condanna inflitta, osteggia l'utilizzo delle intercettazioni e schiuma bile se indagata.
Ma la bestia non demorde ed ancora presso la Regione
Lombardia, si fa strada, trova casa, con mazzette, appoggi, favori, sviste. Nei partiti con appropriazione di denaro, nelle
cariche pubbliche con conflitti di interessi, nella Rai con lotte di egemonia ,
in Parlamento nelle transumanze. E poi ci siamo noi che assistiamo ad eterne
filippiche….un partito nuovo… integrità morale… interessi dei cittadini…. Roma ladrona. Noi, noi che non possiamo cambiare scenario con un telecomando, ci disgustiamo, ci schifiamo, ma non accettiamo. Anche se è doveroso fare dei distinguo in generale siamo delusi dai politicie dalla politica e ci chiediamo : "chissà che un giorno sarà
possibile rispondere dei propri atti anche in politica!"
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