Vedessero
quelle della mia anima …
Che le
viscere vengano contorte è difficile a credersi
Dei
sensi a noi concessi l’amore è il settimo,
Io
Nave ed esso Tempesta, Io tenera Foglia ed esso Inverno
Con
il capo tra le mani lascerò passare questa buriana
Raccoglierò
stracci, carte e lacrime lasciate ovunque,
in ogni angolo segreto della mia stanza,
nella
bocca, sulle pareti, sulla nuda terra al mio passaggio
La
ragione vuole pane, che sia il tempo a
modularne gli effetti
Scioglierò
ogni nodo che m’aggroviglia i capelli
Regolerò
battiti e respiro, cucirò i laceri
pensieri,
Ogni
volto, nome e luogo verrà riposto in apposita casella
I
fili, arrotolati, il ditale nel cassetto ed il cuore nel mio petto.
(di d.O)
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