sabato 3 luglio 2010

Balene-Moby Dick deve Morire.

L' avventura della vita su questa terra cominciò milioni di anni fa. Allora con noi erano presenti molte speci di animali, piante e pesci che ora non ci sono più,  spariti per sempre. Alcuni ci hanno lasciati per cause naturali  ma per molti altri la causa è da attribuire all'uomo. Tutto ciò che viene fatto dalle associazioni animaliste ed ambientaliste è davvero importante e debbono essere ascoltati dai governi e dai cittadini del mondo altrimenti altri animali ci lasceranno fino a rimanere  soli sulla terra. Occorre necesariamente trovare una modaità di convivenza ed equilibrio tra l'uomo e gli elementi della terra quali, l'acqua , il suolo, gli animali e le piante.L'ho già scritto sulla Biodiversità e qui lo vorrei ripetere - -Tra le righe della vita crudele dove un insetto si ciba di un'altro, la poesia dell'essenza tesse la trama della vita concependo la Biodiversità
come un valore universale a noi quasi difficile da capire ma che regge le sorti del pianeta, della vita su questa nostra microscopica astronave che vaga nello spazio tra miliardi di galassie, soli, e universi paralleli. Tutto qui. La biodiversità è semplicemente il tutto. A cercare di regolare la cattura di Balene vi è la Commissione internazionale per la caccia alle balene (IWC, International Whaling Commission)  istituita nel 1946 e nei giorni scorsi si è riunita nuovamente in Marocco ad Agadir per trovare un accordo al fine di regolare in qualche modo la cacciaai cetacei. Di 88 paesi solo 17 hanno potuto votare . Precedentemete a questo ultimo incontro, come risulta dalle denucie di Greenpeace e ABC News alcuni avevano venduto il loro voto a favore del Giappone che con una ridicola motivazione scientifica continua impunemente a cacciare balene. Alcuni stati menbri in Marocco non si sono presentati ed altri sono stati sospesi con motivi non del tutto plausibili :  non aver pagato le loro tasse annual alla commissionei. Risultato quindi, un nulla di fatto.
"I governi riuniti ad Agadir dovrebbero vergognarsi - commenta Giorgia Monti, resposnsabile campagna Mare di Greenpeace Italia - di essersi ritirati a discutere a "porte chiuse" per nascondere le loro discussioni sterili che non hanno permesso di fare nessun passo avanti nella protezione delle balene. Ma non possono certo nascondere la vergogna della caccia baleniera e della loro incapacità per cercare di fermarla. Una strada per combattere questo fenomeno e quello si sensibilizzare il popoli di quelle nazioni che cacciano cetacei e depauperano i mari. Il Giappone, lNorvegia e Islanda hanno deciso che Moby Dick deve morire e tutto il mondo sa à guardare il loro capriccio, come se l'estinzione delle balene non è cosa che riguarda l'umanità. Anche il mare  poi come le foreste non è infinito, e una volta rotto l'equilibrio che lo ha governato per milioni di anni in poche bricciole di decenni non sarà più possibile tornare indietro. Non esiste il tasto Back up, e ripresinare il Sistema Operativo Mondo. Noi non potremo più osservare i soffi delle balene all'orizzonte e loro noi in questo unico mondo possibile.

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