venerdì 28 gennaio 2011

Italia " Cose e niente"


Tutto il clamore di questi ultimi giorni, gli impietosi commenti della stampa sia estera che italiana, la negazione del tutto, le televisioni, i politici, hanno fatto si che la mattina ci  alziamo con un senso di sgomento. Non è la libertà sessuale di qualcuno che turba ma l’insieme di tutta una situazione così ingarbugliata ed avvitata sempre più su se stessa che mi fanno dubitare seriamente sulla tenuta del Paese.

Cosa è successo? Cosa è cambiato tanto da portarci al punto in cui siamo.  E’ successo che ogni giorno siamo scesi di un gradino nel regno di “cose e niente ”(E,De Filippo) facendo passare ogni atto di corruttela come cosa normale, come un leggero mal di capo, ma come diceva il grande filosofo popolare Totò “è il totale che fa la somma” .  E’ accaduto che gradino dopo gradino, sorvolando sul rispetto delle regole, del corretto funzionamento, privando le Istituzionale di autorevolezza vomitandoci sopra parole e atti senza ritegno, siamo giunti  alla stallo del Paese.
Non lo dico io, lo dice il Presidente della Confindustria, lo dice l’economia, il lavoro, gli investimenti, la stampa internazionale, e soprattutto lo dicono i numeri e i segni meno davanti alla voci di capitolo. Una legge, due leggi, quaranta leggi cucite sulla pelle del Presidente del Consiglio, sono stati per gli Italiani “cosa e niente”. Uno scandalo, dieci scandali,“tutte cose e niente”, un corrotto in parlamento, dieci corrotti,  un sistema di corruzione, sono un mucchio di gradini di “cose e niente”.  Abbiamo lasciato arredare la nostra casa di corruzione, di minacce di secessione, di anomalie, di tolleranze, di monopoli, di conflitti di interesse, di coperture, di giustificazioni,  lasciando che il futuro fuggisse e con esso la nostra identità ed il rispetto facendo di noi tutti una mega barzelletta planetaria. Il Presedente del Consiglio di questo paese è da lungo tempo al centro di tanti scandali, anomalie istituzionali e di mercato e con una leggerezza da Bar dello Sport, al grido “Laissez Faire” abbiamo permesso a lui, assieme alla sua maggioranza, che ci portasse a questo incredibile empasse.
In questo momento tutti  sono contro tutti, partiti, istituzioni, persone, sindacati, lavoratori, giovani , i toni sono accesissimi, la tensione si diffonde e con essa il malcontento generalizzato e la diseguaglianza .  Gli ingredienti (accumulati da anomalia dopo anomalia) per una rivolta popolare ci sono tutti  e sono stati sufficientemente miscelati. Una scintilla potrebbe fungere da detonatore ma questa, potrebbe non essere  una delle solite “cose e niente”.

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