lunedì 2 maggio 2011

Iperrealtà


Non so neppure se esiste questo termine ma se fosse necessario, eccolo nuovo di conio. In realtà qualcosa di simile la conosco ed è L’iperrealismo la quale è una forma d’’arte chiamata anche realismo radicale. Esso rappresenta la realtà partendo da un’immagine fotografica ingrandita il più possibil e riportandola come disegno, cercando se possibile, di essere più fedeli della normale percezione.  Ne risulta dunque una visione che va al di là della realtà, stravolgendola.
Il movimento nasce negli anni sessanta si diffonde in Europa nel decennio successivo.Vorrei tentare di raccontare ciò che mi pare stia accadendo nelle news- Seppure ci giungono importanti notizie di grandi accadimenti pare che la nostra attenzione venga distratta, indirizzata e rivolta a fatti particolari e marginali rispetto a questi grandi eventi. Cioè, viene applicata di fatto la tecnica iperrealista al pensiero e alle coscienza con l’effetto di  annullare un evento. Ad esempio se assistiamo alla caduta di una montagna davanti ai nostri occhi, l'evento viene sminuito e  la nostra attenzione viene indirizzata  al gatto sull’albero del nostro vicino, fatto che portato ripetutamente alla conoscienza di tutti, assume  di conseguenza una certa rilevanza. Io e credo come me  molti altri, ancora non  ci  capacitiamo di questo  meccanismo surreale. Quello che è vero può sembrare falso e ciò che è falso, può sembrare vero, tanto viene curvata la realtà .

Forse si crede di aver assistito all’evento ma in realtà l’evento non era nel raggio della propria visione, ergo non ha rilevanza alcuna e se per caso ne avesse  una,  sarebbe comunque marginale. In sostanza se si ignorano i fatti o non se ne parla diffusamente, essi di fatto non esistono, o meglio, non concentrando l’attenzione su di essi e spostandola su altri, fossero pure aria fritta, si annienta il loro valore. In sostanza questa Antropologia Culturale moderna si scrive al momento ed è suscettibile di variazioni pressoché immediate.

Come pensa il Sig. Smith, in 1984 di Orwell - «Libertà è la libertà di dire che due più due fa quattro» , «Non era vero, come sostenevano le cronache, che il Partito aveva inventato gli aeroplani. Lui gli aeroplani se li ricordava fin dalla più remota infanzia, ma non si poteva dimostrare nulla. Non esistevano più le prove». Io lo so, ne sono convinto, ne sono certo e se osservo un fatto sono certo di averlo visto veramente. Poi c'era l'ampia classe dirigente che si occupava di tutto; una moltitudine di burocrati e funzionari estremamente inquadrata e controllata. Attraverso una capillare rete di televisori ricetrasmittenti ogni frase era intercettata, ogni movimento sorvegliato, mentre incessantemente erano divulgati i comunicati del Partito. Un indottrinamento continuativo e martellante.

Ma calandoci  nella realtà, alla soglie di casa nostra  sono accaduti fatti importantissimi. Le rivolte in Tunisia ed  in Egitto, (di cui attualmente non sentiamo più parlare né come notizia giornalistica né come tema di  Politica Estera che si fa all’istante) non trovano spazio e neppure i fatti di queste ore trovano il rilievo dovuto, mentre nel contempo la nostra attenzione viene spostata altrove. E chi se li dimentica i calzini blu del giudice tal dei tali, la conoscenza sospetta della Boccassini, il caso Boffo, i trans, la cucina di Fini, a Montecarlo, l’appartamento in affitto di  D’alema o di  Scajola.., il vaffa di la russa, per poi passare ai comizi contro i giudici davanti al tribunale, le barzellette 1, 2 , 3, (l’ultima poi, quella sulla segretaria..) le figuracce in campo internazionale, e Calderoli ha detto,,,,e il Trota ha ribadito...le battute di cattivo gusto, o  le uscite del ministro Giovanardi - “ ikea offende la costituzione, ” per aver pubblicizzato 'Siamo aperti a tutte le famiglie' e quindi anche a quelle Gay. .  Gli aiuti alle famiglie, i pensionati, le piccole imprese che sono la quasi totalità, la scuola, la ricerca, i precari, gli investimenti, la cultura …spariti dall’attenzione di tutti.

Questi quesiti oramai non ci fanno più dormire di notte e tutto viene artefatto, come se osservassimo il micro con un grossa lente biconcava di ingrandimento che capovolge la visione da piccolo a grande e da grande a piccolo a secondo della necessità. L’iperrealismo mentale ci costringe ad una alterazione delle coscienze. dove gli slogan, opinionisti e giornalisti, ministri e talk show riescono attraverso la televisione (quell’innocuo oggetto di comunicazione) e media in generale  a fare lievitare una parte della realtà. L’elefante diventa un topolino e il topolino un elefante.

Poi sul Corriere della Sera di lunedì 14 febbraio, Sergio Rizzo ha squadernato dati inquietanti. Il Parlamento è immobile: solo una legge approvata dall’inizio dell’anno (e si trattava della conversione di un decreto sui rifiuti in Campania), e un numero di sedute ridicolmente basso, appena 171 dall’inizio del 2010 per la Camera e 129 per il Senato. – Sono oramai molti mesi che il paese è avvitato sui problemi giudiziari del Premier e mentre il paese affonda  il comandante della nave attorniato dai sottoufficiali di marina e al suo secondo,  preso il megafono, dopo un attimo di silenzio ha lanciato suo grido “ avanti tutta!!!!”

 Osservando questo bubbone nazionale involontariamente alcuni dati, come titoli di coda in un film, ci scorrono davanti agli occhi ----La disoccupazione giovanile è in crescita. Lo rivelano le stime provvisorie dell’Istat sul mese di marzo, secondo cui il tasso di disoccupati tra gli italiani tra i 15 e i 24 anni è aumentato al 28,6 per cento, 0,3 punti percentuali su base mensile e 1,3 punti in aumento su base annua.  “Il dramma dei giovani, quasi 30 su cento senza lavoro, non entra neanche nell’agenda dei ministeri”, il tasso di inflazione ad aprile è salito al 2,6 per cento,  irincaro delle bollette di luce e gas. Dal presidente del Codacons, Carlo Rienzi, arriva l’allarme: nel 2012 le famiglie potrebbero spendere 2mila euro in più a causa degli aumenti dei prezzi. Non mancano poi queste altre notizie… dove si dice tutto ed il contrario di tutto.

Mer 6 Apr - 14.28 Crisi: Marcegaglia, Il Paese Non e' Fermo. Possiamo Farcela-''Non dobbiamo dare la percezione che il paese sia fermo, ci sono delle eccellenze che stanno facendo un percorso di cambiamento e stanno cercando di portare avanti una visone del futuro''. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia-
venerdì 29 aprile 2011-Emma Marcegaglia: il Governo è assente, il paese è fermo-''Il Paese e' in preda alla paralisi e l'iniziativa del governo non c'e', in un momento difficilissimo dell'economia''. Lo dice la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. Un’ultima nota, nell’Iperrealtà può essere detto di tutto e d il contrario di tutto contemporaneamente.

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