Con il gioco delle tre carte di cui ho scritto recentissimamente, la compagine governativa, a voce del Premier, ha sfacciatamente provato ad annullare i quesiti referendari che riguardano il Nucleare adducendo in prima battuta un temporaneo stop per delle non meglio precisate ragioni di sicurezza e subito dopo una ammissione della reale strategia per sottrarre il referendum al voto popolare.L'intervista chiarisce bene i termini della questione ma per estensione, il concetto e le ragioni addotte
potrebbero essere valide anche per l'altro quesito, quello sull'acqua, che per ragioni similari corre seri rischi di essere annullato. In questo tempo di furberie d'ogni genere, il rispetto per i promotori referendari e per la volontà popolare sono mortificati da astute e sfacciate manovre. Roma, 21 apr. - (Adnkronos) - Cosi' il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romano "Il referendum sul nucleare era superato: si chiedeva il parere dei cittadini su un problema che oggi non e' piu' all'ordine del giorno, perché il tema in questo momento e' la sicurezza".
Nucleare, Berlusconi: moratoria per evitare il referendum -Il premier ammette: dopo l'emergenza a Fukushima gli italiani si sono spaventati. Per questo, il governo "ha deciso" di aspettare "uno o due anni perché si tranquillizzino".
Secondo Michele Ainis, costituzionalista a Roma Tre:
Le intenzioni del premier non entrano nel giudizio della Corte, ma lo sgambetto a un istituto di democrazia diretta come il referendum è grave sul piano della correttezza costituzionale.
La sentenza 68 del 1978 della Corte costituzionale dichiara infatti che una nuova legge non può provocare l’annullamento automatico di un referendum. In pratica, se la legge non abbandona “i principi ispiratori della disciplina preesistente” che si vuole abrogare, il referendum si svolgerà normalmente.
Video intervista al Costituzionalista Alessandro Pace Rai News 27.04.2011
Video Silvio Berlusconi sul Nucleare
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