giovedì 11 agosto 2011

Bye bye Miss American pie- Good Luck Mr. Obama e buona fortuna anche a noi


Bye bye, Miss American Pie. Questa canzone ci dice che un periodo è passato e con esso molte delle nostre certezze.  Nell’anno Domini 2011, sotto la guida di uno dei presidenti più illuminati che la storia americana abbia mai avuto, Barak Obama,
è iniziato il crollo del paese sotto il peso dei propri sogni non realizzati, mentre le speranze del mondo in cui siamo cresciuti si ritirano nella  memoria.  Dove abbiamo sbagliato si chiedono molte nazioni ma soprattutto se lo chiede l’America. Non credo sia il popolo americano ad aver sbagliato.

Nessuno Paese è esente dall’ingordigia di potere di alcuni e quando accade chi persegue questo fine lo fa a qualsiasi prezzo, sopra tutto e tutti. Lo fa sopra la natura,  sporcando i cieli con lo smog, i campi con le scorie nucleari, i mari con ogni immondizia. Lo fa sopra gli uomini, prendendoli per fame, togliendogli assistenza sanitaria, il lavoro, sporcando le coscienze con il massimo interesse economico. Essi divorano le carni delle persone, le coscienze, ostentando bestialità in un mondo di bestie. Nesuna pietà, la comprensione al dolore altrui è ritenuto debolezza e nessun prigioniero fa parte del piano.

Per loro il futuro è nell’istante, il domani dei figli non gli appartiene. Così la gente sprofonda e sotto i ponti, nei sobborghi delle città, le case di cartone si moltiplicano a dismisura. Sprofonda la società, le coscienze e con esse un’intera nazione. Così i Repubblicani hanno pensato a salvare i privilegi dei ricchi e affogare i ceti minori, costringendo il presidente Barack Obama ad accettare un pesante compromesso, che è stato subito bocciato dai mercati. Ditelo alle persone, scrivetelo sui muri, sugli aerei sopra Wall street, nelle piazze, in ogni stato. Questa crisi trascinerà tutti nel caos, ma di questo, almeno di questo, il Popolo americano è innocente. 

Per colpa di banchieri senza scrupoli e di società che ne hanno certificato la solidità,(la Lehman Brothers ha continuato ad avere il rating "A" fino al 15 settembre del 2008, il giorno del suo fallimento) affaristi e speculatori si sono arricchiti in modo facile lasciandosi terra bruciata alle spalle ma da ciò molti Americani non hanno imparato nulla: gli straricchi vogliono essere ancora più ricchi, tutto il resto può andare in malora, nazione compresa, ma poi, il caos bussa alle porte della nazione, perché l'equilibrio ha le sue leggi e le rivendica senza eccezione alcuna. Good Luck Mr. Obama, God bless America, Your home sweet home. Buona fortuna anche a noi in Italia.

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