martedì 20 dicembre 2011

Fornero - WWW.Datemi un Lavoro sennò m'ammazzo.it

Occupazione: siamo punto e a capo. Quello che invece si aspettava e ci si aspetta dal governo Monti in questo campo, è un cambio di rotta  che facesse uscire dalla disoccupazione e dall’innumerevole coacervo di contratti a termine, i giovani a “fine precarietà mai”, ed invece nulla. I contratti a termine, che parevano essere la panacea dell’economia nascente, l’adeguamento al nuovo che avanzava, si sono rivelati


solo un maggior profitto per scaltri imprenditori e zero diritti e futuro per i giovani ai quali senza certezze economiche, nessuno concede credito, niente mutuo, niente acquisto auto a rate, niente affitto, niente matrimonio, niente figli, niente pensione, niente futuro. Non sarà per questo che sono pochi a credere che, rendendo precari i lavoratori a tempo pieno si possa rilanciare l’economia?  Togliere oggi l’art. 18 non significa fare passi avanti ma farne alcuni indietro, praticamente agli anni 50. Significa che  saremmo tutti più uguali, ma al ribasso? Una sorta di miglioramento al contrario. 

E' lecito quindi, non fidarsi pienamente  della classe politica italiana che cerca di spennare noi polli a cui sono rimaste dieci piume? La stessa classe che ancora oggi, ha lasciato e lascia  incolume la numerosissima e strapagata  casta  di parlamentari.  Chi si fida di chi non persegue gli evasori fiscali o di chi,  nel contempo che chiede ad altri sacrifici,  ha visto un aumento dello stipendio del 15%?  O di chi non ha applicato la riforma delle pensioni in modo uguale per tutti? E dove stà l'equità in tutto questo? A tutti noi pare di vedere un film già visto; scusateci se in questo senso, non vogliamo sentire e vedere altro sull’argomento. 

Figuriamoci poi sull’articolo 18: sono i precari, i disoccupati, chi ha sempre pagato ogni crisi, ogni sacrificio richiesto, ogni balzello dovuto, sono quelli che trovano la tavola a gambe per aria a sentirsi offesi e non chi torna nel tepore della propria a casa e trova il piatto pronto sul tavolo, diciottomila euro nel portafoglio ogni mese e una o due pensioni ad attenderlo a fine carriera, per la propria dorata vecchiaia: cara Lei! Nel caso poi le venisse in mente qualcosa per creare lavoro, scriva pure a WWW.Datemi un lavoro sennò m'ammazzo.it 

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