Occupazione: siamo punto e a capo. Quello che invece si
aspettava e ci si aspetta dal governo Monti in questo campo, è un cambio di
rotta che facesse uscire dalla disoccupazione
e dall’innumerevole coacervo di contratti a termine, i giovani a “fine
precarietà mai”, ed invece nulla. I contratti a termine, che parevano essere la
panacea dell’economia nascente, l’adeguamento al nuovo che avanzava, si sono
rivelati
solo un maggior profitto per scaltri imprenditori e zero diritti e
futuro per i giovani ai quali senza certezze economiche, nessuno concede
credito, niente mutuo, niente acquisto auto a rate, niente affitto, niente matrimonio,
niente figli, niente pensione, niente futuro. Non sarà per questo che sono
pochi a credere che, rendendo precari i lavoratori a tempo pieno si possa
rilanciare l’economia? Togliere oggi l’art.
18 non significa fare passi avanti ma farne alcuni indietro, praticamente agli
anni 50. Significa che saremmo tutti
più uguali, ma al ribasso? Una sorta di miglioramento al contrario.
E' lecito quindi, non fidarsi pienamente della
classe politica italiana che cerca di spennare noi polli a cui sono rimaste
dieci piume? La stessa classe che ancora oggi, ha lasciato e lascia incolume la numerosissima e strapagata casta di parlamentari. Chi si fida di chi non persegue gli evasori
fiscali o di chi, nel contempo che chiede ad altri sacrifici, ha visto un aumento
dello stipendio del 15%? O di chi non ha
applicato la riforma delle pensioni in modo uguale per tutti? E dove stà l'equità in tutto questo? A tutti noi pare di
vedere un film già visto; scusateci se in questo senso, non vogliamo sentire e
vedere altro sull’argomento.
Figuriamoci poi sull’articolo 18: sono i precari,
i disoccupati, chi ha sempre pagato ogni crisi, ogni sacrificio richiesto, ogni balzello dovuto, sono quelli
che trovano la tavola a gambe per aria a sentirsi offesi e non chi torna nel
tepore della propria a casa e trova il piatto pronto sul tavolo, diciottomila
euro nel portafoglio ogni mese e una o due pensioni ad attenderlo a fine
carriera, per la propria dorata vecchiaia: cara Lei! Nel caso poi le venisse in mente qualcosa per creare lavoro, scriva pure a WWW.Datemi un lavoro sennò m'ammazzo.it
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