E chi riesce più a toglierselo di torno? Stiamo parlando del mai morto politicamente, di B. logicamente. Solo i creduloni, i migliori ottimisti possono aver pensato ciò e sicuramente in cuor loro si sono detti: “avrà capito, si sarà reso conto dove ci ha portato?” Macché! Manco per niente. Anche in questo preciso istante e come sempre del resto, riesce a svolgere più ruoli.
Prima ferroviere poi operaio, poi imprenditore e depredato, salvatore e tombeur de femme, vittima e accusatore. Oggi invece, in questo preciso istante è al governo e contemporaneamente all'opposizione, ago della bilancia e azionista di maggioranza del governo Monti, portatore di tesi e antitesi insieme, del bianco e del Nero. Colui che è stato il problema non può essere contemporaneamente la soluzione.
Approva la manovra e nel contempo la critica minacciando di staccare la spina. Se dal pulpito di un palco sprizza fiducia al grido" Italiani benestanti, ce la faremo" in un’altro, sempre sullo stesso tema, si dichiara preoccupato e certo che andremo in recessione; il suo gioco è quello di sempre, gioco che lo ha visto peccatore e redentore, al fallimento e auto compiaciuto dei risultati ottenuti, inquisito e accusatore, corruttore e corrotto, invitato ed estraneo, il tutto nella medesima persona. Domanda : pensavamo davvero che ci saremmo liberati, per così dire, facilmente di un tale uomo? Lo stesso che possiede ancora oggi tutti i poteri di convinzione che ha sempre avuto?
Credo proprio di no, anzi, per il nostro e vostro bene vigilerà sulla democrazia, su noi tutti e sulla situazione economica del Paese e mentre dispensa gratis a destra e a manca perle di saggezza governativa discettando su cosa ha bisogno il paese per riprendersi, tramite i suoi potenti mezzi di informazione, oltre a dare del disperato al premier appena insediato, ci manda a dire -«Sono sempre impegnato per la nostra forza di libertà, resto sempre in pista anche per il futuro». E’ chiaro il messaggio?
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