“Sarà una vera e propria Piazza della Libertà con
le prime famiglie affidatarie” Circa 2400 beagle in cerca di una casa e di una
famiglia pronta a prendersi cura di loro. Sono i cani dell’allevamento di Green
Hill, la nota azienda di Montichiari (Brescia) sequestrata la scorsa settimana
dal Corpo Forestale dello Stato e che allevava cani beagle per i laboratori di
vivisezione.
Animali che sono stati allevati in condizioni non idonee e che ora
sono in cerca di tanto amore e affetto: le
richieste di affido si potranno inviare on-line compilando un apposito modulo
sul sito di Legambiente, Lav e delle associazioni che hanno aderito
all’operazione “Sos Green Hill”. L’obiettivo è quello far star bene tutti i
beagle (cuccioli, cani adulti, fattrici gravide) che fino a qualche giorno fa
vivevano all’interno dell’allevamento di Montichiari, un vero lager dove gli
animali erano destinati alla vivisezione.
È quanto hanno annunciato Lav e
Legambiente durante la conferenza stampa organizzata il 25 luglio, a Roma
presso il Parlamentino dell’Ispettorato Generale della Forestale. L’incontro è
stato, infatti, l’occasione per presentare ufficialmente sia le modalità di
affidamento temporaneo dei cani sequestrati sia i punti più importanti del
contratto di affido provvisorio e le prime
giornate di affidamento che si svolgeranno venerdì 27 e sabato 28 luglio presso
il Comando provinciale di Brescia del Corpo Forestale dello Stato.
La procedura da seguire per inviare la
propria richiesta di affidamento è semplice: le persone o le famiglie
interessate devono compilare un modulo on line che si trova sull’home page del
sito della Lav, di Legambiente o dalle altre associazioni di “Sos Green Hill”.
Le candidature raccolte saranno poi inoltrate a Legambiente e Lav, alle quali
la Procura della Repubblica di Brescia ha affidato la custodia giudiziaria dei
cani e che si occuperanno in un secondo step della selezione delle persone
idonee all’affido temporaneo dei cani. Le
associazioni, come hanno già sottolineato più volte, ricordano che i beagle
verranno dati in affido temporaneo fino a altre disposizioni della Magistratura.
I quattro zampe di Green Hill in cerca di una casa, di amore e tanto affetto
sono davvero tanti: circa il 50% dei cani sequestrati sono cuccioli dai tre
agli otto mesi, ci sono poi cani adulti (al massimo di tre anni) e fattrici,
molte delle quali gravide. L’obiettivo di Lav e Legambiente è quello di trovare
per ogni beagle, a seconda dell’età, del sesso e delle condizioni dell’animale,
la famiglia o le persone più adatte a loro.
Al momento viene chiesta anche la
possibilità di affidare più cani alla stessa famiglia; inoltre per limitare al
massimo lo stress del trasporto del beagle viene richiesta la residenza nel
centro-nord o comunque di un’area geografica non troppo distante
dall’allevamento bresciano. Ciò non esclude da parte dei residenti di altre
parti d’Italia di inviare la propria candidatura. Infine per chi avesse a casa
già altri animali, si ricorda che debbono essere vaccinati, sterilizzati e
docili con gli altri cani.
“Venerdì v a Brescia una vera e propria Piazza della Libertà, frutto delle
battaglie di Comitati e attivisti con le azioni di informazione e protesta di
questi anni così come dell’ultima nostra azione legale – ha detto Gianluca Felicetti, presidente LAV – i beagle di Green Hill hanno diritto a vivere una vita che sia degna di
essere vissuta, oggi possibile grazie a cittadini e famiglie”.
“L’operazione Sos Green Hill è una sfida sociale e culturale. Oltre a salvare
migliaia di animali, questa vicenda apre una nuova riflessione su una ferita
ancora aperta. – ha spiegato Antonino
Morabito, responsabile Fauna di Legambiente - Il nostro auspicio è che i metodi per la ricerca medica e farmacologica
superino i metodi obsoleti adottati fino ad ora”.
“Secondo quanto stabilito dalla Procura della Repubblica di Brescia, il Corpo
forestale dello Stato si occuperà del supporto logistico e della consegna degli
animali alle associazioni affidatarie. La Forestale provvederà, inoltre, ad
effettuare dei controlli a campione presso i cittadini ai quali verranno
affidati i cani, per verificare lo stato di benessere e le condizioni di
custodia dei cuccioli” così ha commentato il Dr. Giuseppe Persi, Direttore della
Divisione di Polizia Ambientale e Forestale del Corpo forestale dello Stato.
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