giovedì 9 agosto 2012

Democrazia con Eccezione


Quando un paese democratico e parlamentare, al di là delle mere ragioni di stato di sicurezza nazionale, al di là di ragioni contingenti di pericolosità immediata, trova delle eccezioni anche per uno solo dei suoi cittadini, governanti, presidenti o capitani che siano, esso non può più definirsi retto secondo una “Democrazia Pura” ma secondo una“ Democrazia con eccezione”.


E di eccezioni negli ultimi decenni se ne sono viste molte. Dalla copertura dei servizi segreti implicati nella varie stragi alle leggi ad personam, dalla trattativa tra stato e mafia all'utilizzo (vietato) di intercettazioni indirette di Parlamentari, o di Presidenti del Consiglio o di Presidenti della Repubblica che siano, si sono verificate delle eccezioni.

Quando si introduce un’eccezione e come tale non viene osteggiata, ma al contrario,  viene caldeggiata e sostenuta,  quando viene promossa come esercizio discrezionale di alcuni a vantaggio di uno o di pochi, quando si pone in essere una deroga ai principi costituzionali,  di fatto, si aggiunge alla Costituzione, (o a specifiche leggi), una piccola postilla discriminante a tergo. Si compie cioè di fatto uno strappo  alle regole, infrangendo così il patto di uguaglianza tra cittadini in essa inscritto. L'eccezione crea piani diversi, pone in condizione di servitù tutti gli altri cittadini. Quante sono, a chi e a quanti si possono  estendere tali eccezioni? A chi è funzionale al potere? A chi lo incensa, a chi fa affari con esso? Alla propria famiglia, ai propri amici, utilizzandole come merce di scambio, come favore, come benevole comprensione? Si compie e si moltiplica così l’eccezione: l’eccezione alle indagini, l’eccezione al giudizio, alla reclusione, all’uguaglianza, al monopolio, alla legge.

Questo è costume di tiranni, i panni di cui s’avvolge la tirannia, l’oligarchia, ma non la Democrazia Parlamentare. Se si vuole poi edulcorare la definizione di tirannia può essere fatta un’eccezione e chiamarla “Democrazia Parlamentare Eccezionale”, (cioè con  eccezione) ma sempre tirannia rimane. Una lanterna a simbolo della chiarezza, è e può essere per molto tempo ancora, “La Carta Costituzionale” soprattutto laddove enuncia dettami di uguaglianza e legalità verso la totalità dei suoi cittadini, compreso chi, in qualsiasi termine e modo, ha contributo a scriverla o è tenuto ad osservarla e a farla osservare.   (D.O)

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