lunedì 25 marzo 2013

L’attimo fuggente e gli schizzi di democrazia.


Oramai è stato detto e  ripetuto più volte e a chiare lettere da molte persone indipendenti ed autorevoli “ Cogliamo l’attimo fuggente” . Mi riferisco a quell’attimo che si è atteso dopo quasi un ventennio di egemonia di Berlusconi e del centro destra. Abbiamo assistito ad ogni cosa dicibile ed indicibile, atti a forti caratteristiche di tirannia, di invasione in parlamento di condannati, pluri inquisiti di gravissimi reati,


compravendita di parlamentari, conflitti di interessi à go go,  leggi ad personam, platee di adoratori pagati nelle piazze e molti di noi a fare spallucce.Tutto ciò purtroppo non è bastato a quel 30% di elettorato che comunque, alle ultime votazioni, ha votato Berlusconi- la storia a volte pare proprio non insegnare  nulla, neanche al Movimento Cinque Stelle che in questo istante potrebbe almeno fissare 6,7,8 punti essenziali che accomunano una parte importante del paese. Questo è “l’attimo”, se non si coglie e si vuole (anche se in parte, giustificati da una casta sorda e cieca alla protesta), fare i rivoluzionari oltre la rivoluzione,  il rischio di implosione è grande. Che almeno il dubbio ci colga. Occorre cogliere i segni dei tempi e interpretarli sapientemente: ignorarli (vale per tutti), potrebbe essere mortale e questa occasione non ripresentarsi più per molto tempo ancora, forse mai più in assoluto.

Se poi quanto proposto si realizzasse, sarebbero punti che si acquisirebbero in credibilità, affidabilità e capacità e il futuro potrebbe essere sull’ uscio di casa. Il coraggio di gridare la protesta e affermare un diritto contemporaneo, le verità di oggi, potrebbe diventare storia, ricordando nel contempo, che i portatori di sogni (i cittadini) non sono pupi in mano di pupari e il loro dissenso, le loro opinioni, sono schizzi di democrazia: attenzione quindi a non confonderle schizzi di merda, l'incomprensione sarebbe dolorosa. L’allusione del titolo è chiaramente riferita al film “L’attimo fuggente” di Peter Weir che, a noi che guardiamo al futuro con speranza,  ci lascia queste parole.

-Non sono cinico, sono realista: “Mostratemi un cuore non contaminato da folli sogni ed io vi mostrerò un uomo felice”, ma solo nei sogni gli uomini sono davvero liberi, è da sempre così e lo sarà sempre. 
-Succhiare il midollo della vita non significa strozzarsi con l’osso, c’è un tempo per il coraggio ed un tempo per la cautela ed il vero uomo sa come distinguerli.  

 Come ha detto Frost: “Due strade trovai nel bosco e io scelsi quella meno battuta ed è per questo che sono diverso”. 

-Venite amici, che non è tardi per scoprire un nuovo mondo. Io vi propongo di andare più in là dell’orizzonte e, se anche non abbiamo l’energia che in giorni lontani mosse la terra e il cielo, siamo ancora gli stessi: unica ed eguale tempra d’eroici cuori, indeboliti forse dal fato, ma con ancora la voglia di combattere, di cercare, di trovare e di non cedere. 

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