Questa notte il consiglio comunale, nell'ambito della discussione sul PGT, ha approvato l'ultimo emendamento "strappato" dall'opposizione riguardante il raddoppio del verde programmato nel Piano riferito agli scali ferroviari, agli ATU, agli ATPG.A questo punto rimangono sul tappeto duecento emendamenti (tra cui alcuni della maggioranza) che discuteremo poichè riteniamo che non abbia alcun senso non affrontare numerosi dei temi lì contenuti a partire dall'ultima questione che abbiamo posto relativa alla necessità di ridisegnare i criteri - oggi ambigui - riguardanti l'applicazione della perequazione nella città consolidata .
Il rischio che vogliamo infatti evitare riguarda la possibilità che lo strumento della perequazione venga utilizzato per costruire laddove "si può" densificando all'impazzata una parte di città già "soffocata" dal cemento. In molti in questi giorni hanno parlato a sproposito di ipotesi di accordi spesso non sapendo di che parlavano o facendo finta di non saperlo. Oggi sul punto si è distinto il giornale del fratello del Presidente del Consiglio, peraltro non estraneo alle vicende urbanistiche di questa città e della sua area metropolitana.
Al di là delle improvvisate e patetiche lezioni comportamentali provenienti da destra per quel che ci riguarda il tema è uno solo : dar vita ad una buona discussione sul Piano di Governo del Territorio e ad una battaglia non ideologica ma di merito. A questo vincolo ci riterremo legati anche nelle prossime sedute sul Piano (che immaginiamo dureranno numerose ore) convinti come siamo che qualora (come è probabile) il PGT non dovesse essere approvato entro il 2011 comunque alcuni punti fermi emersi da questa discussione dovrebbero costituire la base di partenza per le prossime coalizioni di governo della città.
In questo quadro ci preme sottolineare come alcune "partite" tra cui quella del Parco Sud abbiano conosciuto in questi giorni dei passi avanti importanti (grazie al lavoro di tutte le opposizioni) andando ad ipotizzare limiti alla edificabilità nel parco stesso che nessuna istituzione aveva in questi anni immaginato. Ci auguriamo che tutti, a partire dal Presidente Podestà, sappiano rispettare questa indicazione tassativa del consiglio comunale, senza fare scherzi o prodursi in improvvisazioni. Nel Parco non ci può essere nuovo cemento: a questa battaglia noi ci sentiremo vincolati.
Pierfrancesco Majorino Capogruppo PD Comune di Milano
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