2 + 2 = 5 è lo sviluppo di una teoria volta a negare qualcosa di evidente e inconfutabile. La frase "due più due fa cinque è uno slogan usato come esempio di un evidente falso dogma che si deve credere: slogan simile ad altri, ovviamente falsi. Esso, infatti è in contrasto con la frase "due più du fa quattro", ovvio - ma politicamente inopportuno. Ma lo Stato può dichiarare "due più due fa cinque" come un dato di fatto? Se pure, tutti credono in esso, ciò non lo renderà certamente vero. "Che cosa è vero allora? ". Questa è una domanda filosofica, che risale a millenni, ed è quasi sempre utilizzata per riferirsi a realtà di consenso umano. Si chiama Realtà di Consenso quando più persone sono d’accordo che una non verità reale, lo sia. Una risposta concreta può essere – Realtà è ciò che esiste, o ciò che possiamo essere d'accordo per consenso, che lo sia.
Il processo è stato (forse un po 'approssimativo e impreciso), caratterizzato come una sorta si verità " propria" , cioè può significare che verità può essere "ciò che un gruppo o una cultura sceglie di credere". Questa nuovo linguaggio o Neolingua, incorpora il bispensiero, in quanto contiene molte parole che creano associazioni assunte tra significati contraddittori e ciò è particolarmente vero in parole importanti come bene e male, giusto e sbagliato, la verità e la menzogna, la giustizia e l'ingiustizia. Inoltre, il bispensiero, l'auto-inganno, consente alla parte di mantenere gli obiettivi e le enormi aspettative realistiche: In sostanza, in questa logica per continuare a governare, si deve essere in grado di dislocare il senso della realtà. Coloro che non sono d'accordo con le realtà del consenso degli altri, o della società in cui vivono vengono definiti malati mentali, non aderenti alla realtà, tacciati e isolati. Non stiamo parlando di opinioni differenti, ma di grandi paradossi, grandi anomalie rese normalità scientemente e giustificate da un precedente consenso che ne giustifica ogni azione. Le frasi, gli slogan nel campo si sprecano-“ La povertà è solo una percezione dell’individuo, ma in realtà non esiste” – “La scuola con meno ore, meno professori, più alunni per classe anche con bisognosi di sostegno è migliore” , “non è vero che il proprietario di tanti mass media li controlla anzi, è vero il contrario”, “Occorre abolire le province, dimezzare i parlamentari e ridurgli lo stipendio”-nessuna di queste cose è avvenuta e le provincie sono aumentate, “Chi è già ricco non può arricchirsi governando”, “Escludendo noi, a Roma ci sono i ladroni”, “La Padania nazione è sempre esistita”, e così via. Appena si rendesse possibile il bispensiero andrebbe a ritroso nel tempo e cancellerebbe la storia dai vecchi testi per riscriverla nuovamente e logicamente più aderente al nuovo corso: vuole controllare il passato per giustificare il presente e con esso il futuro, ma soprattutto deve avere il controllo dei giudici e della giustizia che non si adegua ad esso dove tutti sono uguali ma alcuni sono più uguali di altri poiché se così non fosse la costituzione diverrebbe automaticamente obsoleta e inadeguata. Bispensiero è un termine in neolingua coniato da George Orwell per il suo libro di fantascienza distopica 1984, mentre il primo autore che elaborò la frase 2+2=5 fu Victor Hugo che, commentando la repentina ascesa al potere di Napoleone III, nel 1852 scrisse che "adesso, prende sette milioni e cinquecentomila voti per dichiarare che due più due fa cinque". Il Bispensiero ha la caratteristica di possedere due convinzioni contraddittorie contemporaneamente, accettando entrambe.... a dire menzogne deliberate, e contemporaneamente e sinceramente credere in loro, dimenticando qualsiasi fatto sopraggiunto che è diventato scomodo. Il Bispensiero per poter essere portato a termine con precisione deve quindi essere sia conscio che contemporaneamente inconscio, per disgiungersi da "un vago senso di colpa e di menzogna", usando "un inganno cosciente e nello stesso tempo mantenendo una fermezza di proposito che s’allinea con una totale onestà". Quindi, in questa logica, occorre il "controllo della realtà" in neolingua appunto Bispensiero, e ciò, lo si può fare meglio e maggiormente con il controllo della maggioranza dei mass media affermando contemporaneamente, pur essendone proprietari, di non avere nessuna influenza su di loro, anzi di averli addirittura tutti contro. Gli speaker delle televisioni sempre di proprietà o controllate che esaltano le scelte del governo, dichiareranno di farlo non per dipendenza, quanto per ragioni di convinzione e di realtà oggettiva, partecipando a ciò che è l’interpretazione d’una verità resa oggettiva dalla forza di convinzione esercitata sostenendola ripetutamente nelle principali fonti di informazione. Quanto scritto fin qui, logicamente è frutto di fantasia, preso a prestito da scrittori fantapolitici, non è realtà, e non ha alcun riferimento al governo in carica in Italia o a qualsiasi altro che corrisponde casualmente a queste a queste caratteristiche.
Il processo è stato (forse un po 'approssimativo e impreciso), caratterizzato come una sorta si verità " propria" , cioè può significare che verità può essere "ciò che un gruppo o una cultura sceglie di credere". Questa nuovo linguaggio o Neolingua, incorpora il bispensiero, in quanto contiene molte parole che creano associazioni assunte tra significati contraddittori e ciò è particolarmente vero in parole importanti come bene e male, giusto e sbagliato, la verità e la menzogna, la giustizia e l'ingiustizia. Inoltre, il bispensiero, l'auto-inganno, consente alla parte di mantenere gli obiettivi e le enormi aspettative realistiche: In sostanza, in questa logica per continuare a governare, si deve essere in grado di dislocare il senso della realtà. Coloro che non sono d'accordo con le realtà del consenso degli altri, o della società in cui vivono vengono definiti malati mentali, non aderenti alla realtà, tacciati e isolati. Non stiamo parlando di opinioni differenti, ma di grandi paradossi, grandi anomalie rese normalità scientemente e giustificate da un precedente consenso che ne giustifica ogni azione. Le frasi, gli slogan nel campo si sprecano-“ La povertà è solo una percezione dell’individuo, ma in realtà non esiste” – “La scuola con meno ore, meno professori, più alunni per classe anche con bisognosi di sostegno è migliore” , “non è vero che il proprietario di tanti mass media li controlla anzi, è vero il contrario”, “Occorre abolire le province, dimezzare i parlamentari e ridurgli lo stipendio”-nessuna di queste cose è avvenuta e le provincie sono aumentate, “Chi è già ricco non può arricchirsi governando”, “Escludendo noi, a Roma ci sono i ladroni”, “La Padania nazione è sempre esistita”, e così via. Appena si rendesse possibile il bispensiero andrebbe a ritroso nel tempo e cancellerebbe la storia dai vecchi testi per riscriverla nuovamente e logicamente più aderente al nuovo corso: vuole controllare il passato per giustificare il presente e con esso il futuro, ma soprattutto deve avere il controllo dei giudici e della giustizia che non si adegua ad esso dove tutti sono uguali ma alcuni sono più uguali di altri poiché se così non fosse la costituzione diverrebbe automaticamente obsoleta e inadeguata. Bispensiero è un termine in neolingua coniato da George Orwell per il suo libro di fantascienza distopica 1984, mentre il primo autore che elaborò la frase 2+2=5 fu Victor Hugo che, commentando la repentina ascesa al potere di Napoleone III, nel 1852 scrisse che "adesso, prende sette milioni e cinquecentomila voti per dichiarare che due più due fa cinque". Il Bispensiero ha la caratteristica di possedere due convinzioni contraddittorie contemporaneamente, accettando entrambe.... a dire menzogne deliberate, e contemporaneamente e sinceramente credere in loro, dimenticando qualsiasi fatto sopraggiunto che è diventato scomodo. Il Bispensiero per poter essere portato a termine con precisione deve quindi essere sia conscio che contemporaneamente inconscio, per disgiungersi da "un vago senso di colpa e di menzogna", usando "un inganno cosciente e nello stesso tempo mantenendo una fermezza di proposito che s’allinea con una totale onestà". Quindi, in questa logica, occorre il "controllo della realtà" in neolingua appunto Bispensiero, e ciò, lo si può fare meglio e maggiormente con il controllo della maggioranza dei mass media affermando contemporaneamente, pur essendone proprietari, di non avere nessuna influenza su di loro, anzi di averli addirittura tutti contro. Gli speaker delle televisioni sempre di proprietà o controllate che esaltano le scelte del governo, dichiareranno di farlo non per dipendenza, quanto per ragioni di convinzione e di realtà oggettiva, partecipando a ciò che è l’interpretazione d’una verità resa oggettiva dalla forza di convinzione esercitata sostenendola ripetutamente nelle principali fonti di informazione. Quanto scritto fin qui, logicamente è frutto di fantasia, preso a prestito da scrittori fantapolitici, non è realtà, e non ha alcun riferimento al governo in carica in Italia o a qualsiasi altro che corrisponde casualmente a queste a queste caratteristiche.
Definizioni tratte da wiky.
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