Ed ora siamo giunti qui, in una sorta di limbo istituzionale dove non ci sentiamo più né carne nè pesce, nè fratelli nè avversari, nè consenzienti nè avversi, nè orgogliosi nè senza dignità, nè Italiani nè Federalisti, nè vinti nè vincitori ma semplicemente ridicoli. Annusando l’aria che tira , ci appare chiaro che odora di elezioni anticipate e osservando il colore del cielo, tutto lascia presagire ad una bella tempesta. Cosa possiamo aspettarci ? Non credo molto, nel senso che il motto “ cambiamo tutto affinché nulla cambi “ è sempre attuale. Abbiamo cambiato la prima repubblica attraverso Tangentopoli e la corruzione è più che mai attiva. Abbiamo cambiato il sistema elettorale facendolo passare per la panacea (era la personificazione della guarigione universale e onnipotente)
di tutti i mali e abbiamo tralasciato un piccolo particolare, (la preferenza) che ha mandato in crisi la democrazia. Abbiamo lasciato lavorare il governo che aveva 100 deputati in più della minoranza , ed oltre la normale routine non pare abbia prodotto risultati apprezzabili. Mi spiego: in fatto di tasse siamo a zero, in fatto di trasferimenti ai comuni siamo nelle peste, in fatto di scuola (chiunque vi abbia messo le mani ha prodotto una situazione peggiore della precedente)-per quanto riguarda leggi , sono arrivate a 40 quelle attribuite ad personam, aziendam e al diavolum se lo portum, in economia siamo con le pezze al sedere, nella giustizia , i processi durano come e più di prima, la disoccupazione giovanile è alle stelle e in mezzo a questo casino, pantalone a pagare i vecchi e i nuovi partiti,(con la Lega Lombarda in prima fila, a Roma, a fare le cose di cui si lamentava che altri facevano oltre che a minacciare una guerra civile). Cioè, la cosa più probabile che possa succedere è che tutto torni come prima, che in parlamento ci siano sempre i condannati , che vengano proposti candidati inquisiti, che vi siano i doppi, tripli, o quadrupli incarichi, che i parlamentari siano in numero pari a quello che occorrono per due stati, che abbiano una pensione dopo due anni e mezzo di mandato, che tutti abbiano la scorta e che gli eletti continuino a godere dei numerosi privilegi che hanno. E noi , sempre a guardali sfrecciare sulle auto blu dai finestrini di autobus schiacciati come sardine. Quello che mi chiedo è, ma quante repubbliche dobbiamo attraversare perché si capisca che la funzione pubblica deve essere la più sacra delle attività umane e come tale deve essere esercitata dalle migliore parte dell’Italia. Nessuna repubblica, nessun parlamentare è credibile allo stato attuale delle cose, se non ha in se questo comandamento. Allo stato dei fatti la seconda repubblica è risultata essere impregnata di Interessi privati in atti di stato-un sorta di Sultanato dove i Gran Visir magnificano e difendono a tempo pieno il Sultano e la casta-una Repubblica basata sulla Mignottocrazia e Persiero Unico, concetto che porta in se il seme della nomina per discendenza, da padre a figli: una vera regressione culturale e di ordinamento politico. . Quest’ultima legislatura è risultata mefitica dalle esalazioni che ha emanato nel suo corso e reso la società attiva in zombie, la legge un’opinione e i cittadini concorrenti. Questi i modelli a cui ispirarci? Questi i fini? Per quale Patria? Questo il futuro desiderabile? E le speranze del giorno, la storia, il coraggio, la carità, la fratellanza, il rispetto, il lavoro? Se così fosse dovremmo tutti sperare di essere nelle grazie di un Vizir, o di un Gran Vizir o del Sultano in persona e non cittadini possessori di diritti universali e individuali. Fuori dal coro e attorno ai partiti gravitano numerosi movimenti di opinione-gli studenti-il popolo Viola-i Girotondi- i Grillini – Blog – Facebook – Twitter - pensionati e moltissime altre persone che non esercitano proteste o scrivono, ma di certo non si sentono rappresentati e desiderano essere rispettati dagli eletti. Altri ,…troppo stanchi del lavoro per protestare,… troppo impegnati a trovarne uno,… a pagare il mutuo della casa o ad arrivare a fine mese. Tutti vogliono resistere e non desiderano entrare a far parte di quella marea che sono gli astenuti,i sfiduciati da quella cosa che si chiama Elezioni , che poi, una volta espletate le formalità, vive di vita autonoma incurante di ciò che hanno detto i protagonisti in campagna elettorale. La pressione esercitata da tutti su questi temi deve essere tale da indurre i partiti a ottemperare a quanto finora detto, per l’approdo ad una forma di ordinamento che sia finalmente e davvero una Res Pubblica, senza se, senza ma, e senza eccezione alcuna. Viva l'Italia
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