Sicuro di vincere facile, dopo aver proclamato in ogni dove che le elezioni amministrative di Milano avevano assunto un significato meramente politico, personificando la battaglia contro “il Ladro di Auto Pisapia”, dopo la sonora legnata ricevuta, la volpe osservando l’uva ha detto “ innanzi tutto non è responsabilità mia”,
e poi per cercare di rendere visibile un cambiamento, il Premier dichiara di voler aprire alle primarie, cioè far votare le cariche di dirigenza del PDL, defilarsi un poco dai riflettori dopo una sovraesposizione mediatica e far fluire meglio le cose.
Infatti dopo la sentenza della Corte Costituzionale relativa ai referendum sul nucleare ( altra legnata) il Premier giura di voler rispettare il verdetto popolare sui referendum, soprattutto quello sul nucleare e proprio per questo ha chiesto all'Avvocatura generale dello Stato, di "intervenire" all'udienza della Corte costituzionale sull'ammissibilità del nuovo quesito sul nucleare dopo il via libera dato dall'Ufficio per il referendum della Cassazione, il che significa "Fermatelo!". Cioè, tutto ed il contrario di tutto, per cui il ministro Paolo Romani, rincarando il proposito dichiara: "Ritengo che la Cassazione abbia riproposto un quesito referendario che non è stato sottoscritto da coloro che hanno chiesto di fare il referendum, quindi per dare un giudizio: aspetto la sentenza della Consulta" che tradotto, significa: “vedremo se riuscirete a farlo questo referendum!”. Altro che «voto inutile» e «libertà di coscienza». Si ostenta neutralità e si agisce nel verso completamente contrario. Nel frattempo continua lo scandaloso silenzio delle televisioni soprattutto di RAI 1 e 2 sui referendum tanto che sia l’Agcom che la Vigilanza continuano a fare richiami ai vertici della RAI.
Il tutto proprio mentre altri paesi come lrlanda, Svizzera, Germania, Portogallo, Austria, Norvegia, Grecia, Danimarca e Lussemburgo , dichiarano la moratoria del nucleare a favore delle energie rinnovabili. Ciò che sembrava avviarsi a morte certa, nel nostro paese invece rinviene e rivive con la pretesa del come se nulla fosse.
Ciò non vale soltanto per quanto i quesiti referendari ma anche per la leaderschip del PDL, e proprio a questo proposito ecco aprirsi nella coalizione di governo una ventata di sana democrazia, ovviamente tempi, modi e cosa è democratico è deciso da B. Infatti verranno introdotte le tanto criticate primarie e detto fatto, B. nomina Angelino Alfano ( uomo di fiducia e strenuo accusatore dei magistrati) come segretario politico nazionale il quale nominerà tre coordinatori, mentre al suo posto i nomi papabili papabili sono di altrettanti fedelissimi.
Ciò non vale soltanto per quanto i quesiti referendari ma anche per la leaderschip del PDL, e proprio a questo proposito ecco aprirsi nella coalizione di governo una ventata di sana democrazia, ovviamente tempi, modi e cosa è democratico è deciso da B. Infatti verranno introdotte le tanto criticate primarie e detto fatto, B. nomina Angelino Alfano ( uomo di fiducia e strenuo accusatore dei magistrati) come segretario politico nazionale il quale nominerà tre coordinatori, mentre al suo posto i nomi papabili papabili sono di altrettanti fedelissimi.
L’uomo B, apparentemente scompare ma certamente rimarrà nelle retro file a dirigere quel Partito che partito non è, cercando di dare una facciata di democrazia interna fingendosi morto per far dimenticare la sconfitta elettorale e dare nel contempo una parvenza di rinnovamento. Una volta imboccata quella via però è poi difficile tenerne il controllo (il Pd ne sa qualcosa), ecco perché è poco convincente questo nuovo corso. Ma in Italia la storia recente ci mette sull’avviso. La P2 o la P3 ce l’ha insegnato: non è detto che chi appare comanda.
Il titolo del post è chiaramente riferito al famoso film di Alfred Hitchcock, “la donna che visse due volte” una donna data per morta suicida che invece non lo era. Chi poteva credere che lasciasse così, lo scettro del comando mi chiedo?
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