lunedì 5 settembre 2011

Non è nulla, falliamo solamente.


I nodi sono arrivati al pettine. Il grande bluff è finito ed i falsari sono stati smascherati. Forse lo stato delle cose poteva andare bene alla compagine governativa, al  Capo del governo assieme  ad una parte di cittadini ma non certo all’Europa e alle sue istituzioni, non certo a quei paesi che in qualche modo ci stanno aiutando. Il tentativo di scompaginare le cose facendo roboanti proclami, o reggere la parte del “tutto sotto controllo, no problem, don't, worry-”  che è tipico di ogni imbonitore,


gli europei proprio non la bevono e di noi credo stiano perdendo quel filo di stima e simpatia che generiamo abitualmente nei nostri interlocutori, perlomeno così scrive la quasi totalità della stampa estera e non solo. Per molti italiani quel no problem significa "non è nulla falliamo solamente" per questo sono così allarmati, così vivo il disappuntoDi noi potranno dire “ tanto simpatici gli italiani ma altrettanto cialtroni” .  Questo è un momento serissimo in cui avremmo dovuto essere risoluti, credibili, seri, ed invece mettiamo in piedi in mondovisione un pateracchio, che ci costerà davvero caro. Leggendo ed ascoltando voci autorevoli quali –  il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi – il presidente Trichet - Il pres. Della Confindustria E. Marcegaglia – Il commissario Ue agli affari economici Olli Rehn, non potremo certo dire di non aver saputo, che non siamo stati avvertiti dello tsunami che a breve potrebbe spazzarci via lasciando di noi ciò che lascia un evento simile al suo passaggio.  

Stringo : la Bce si impegnava ad acquistare titoli italiani in cambio di una manovra seria e credibile del nostro Governo, in grado di  anticipare il pareggio di bilancio al 2013 e rilanciasse la crescita, e così ha fatto inoculandoci una sorta di iniezione di morfina per farci superare la fase più critica. Ha acquistato massicce quantità di BTP, riuscendo a fargli recuperare valore, attribuendo credibilità alla nostra capacità di riprenderci dal difficile momento economico, così quello che chiamano spreed da 400 era sceso a 270.  Ma è un programma «temporaneo», ha avvertito, «e che soprattutto, come ha recentemente ricordato il presidente Trichet, non può essere utilizzato per eludere i principi fondamentali della disciplina di bilancio. Ma questa manovra, dopo annunci e dietro front, non è risultata credibile e anche questa volta non ci siamo smentiti. Qui possiamo dirlo a denti stretti e fuori dai denti, … da un po’ di tempo facciamo le peggio figure e pure questa volta, salvo un ulteriore colpo di scena dell'ultimo minuto '“avimm fatt na figur e merd” che tradotto, significa che abbiamo fatto la figura dei ciccolatai. Ed ora la parte peggiore-  Continuare a sostenere l'Italia nonostante la violazione della promessa fatta, distrugge la credibilità di ogni condizione futura e quindi il futuro dell'Unione Europea. Ergo, il periodo delle vacche magre è stato preannunciato -

E ancora - L'abbandono dell'Italia da parte della Bce porterebbe quasi inevitabilmente a un default (fallimento) del Paese e quindi delle banche italiane che detengono grosse quantità di titoli pubblici. Facilmente questi default si propagherebbero alle banche francesi e tedesche, con conseguenze inimmaginabili. Di noi potranno dire “ tanto simpatici questi italiani e quanto gli piace fare gli shows , ma hanno altro per la testa che non fare le cose serie”. Un parlamento ingessato, un presidente del consiglio pluri indagato,  leggi ad personam a go go, P3, P4, conflitti di interessi a iosa, scandali in affari di prostitute, corruzione, delegittimazione delle istituzioni, con suoi stretti collaboratori condannati per gravi rati, una opposizione che non si presenta coesa,  tutto questo, ci ha portato  in un tale casino che ci capisce ancora qualcosa è davvero bravo.  Ma pure In questo paese Anomalo, che naviga in  mezzo mille anomalie, che promulga leggi anomale,  con un presidente del consiglio anomalo, si deve comunque affrontare la manovra economica ed essa andava è andrà affrontata con tutti i crismi di serietà che la situazione richiede. Il gioco delle tre carte ai tedeschi non piace giaò lo conoscono e sanno che è una fragatura.

Purtroppo, al pareggio di bilancio  non si può più andare in deroga.  Della lotta agli evasori non bisognava farne burletta ed il contributo di solidarietà andava fatta secondo costituzione (contribuire secondo le proprie possibilità ai bisogni dello stato). Gli investimenti in progetti economici non dovevano mancare- e ancora, …. abbassare la tassazione e lotta senza possibilità di elusione agli evasori, seria attenzione alla piccola e media industria, dimezzamento dei costi della politica e cancellazione dei privilegi, l'odiosa ma necessaria riforma delle pensioni, riduzione delle provincie, dei parlamentari, riforma della giustizia con processi celeri ed efficienti tramite mezzi e uomini. Serietà, hanno  chiesto fino a sgolarsi gli osservatori, la confindustria, Draghi, Trichet, la Bce, Sarkosy, la Merkel, i sindacati,  l’opposizione, i cittadini, serietà che anche il solo buon senso esigeva ed esige in situazioni difficili.  Il governo Italiano non ha mantenuto i propositi dell’ultima ora, non ha avuto coraggio, forza, chiarezza, determinazione, è stato cieco e sordo.  Cosa centra l’articolo 18 in questo preciso momento poi….? Né il governo nè il presidente del consiglio hanno mai pensato che governare significa sacrificarsi per il bene del paese. Il governo nella manovra finora presentata, e siamo alla terza  modifica nel giro di brevissimo, nel suo insieme si è comportato come uno scolaro con diversi quattro in pagella che dice “ tanto li recupero, - economia è facile, in ragioneria poi basta che gli dici quattro fesserie ….” .  Risultato “Bocciato, cioè falliti”. 

Quanto vorrei che così non fosse, quanto vorrei che emergessero di più i nostri pregi piuttosto che i nostri difetti. Quante speranze, ingegno, ci hanno mosso nel profondo. Quanta storia dentro e fuori di noi, quanta solidarietà abbiamo conosciuto, quanti giganti hanno camminato sulla nostra terra, quanto sangue per difenderla, unirla, per completarla.  Ed ora cosa siamo? Cosa siamo diventati? Cosa è diventato il paese delle mille bellezze? Il caos ci avvinghia, l’anomalia si è fatta regola, il dito medio segno politico. I cittadini, i giovani, che vivono con apprensione tutto ciò chiederanno conto a chicchessia, che piaccia o no, in un modo o nell’altro. Nessuno si dimette, neppure per reati gravissimi, neppure per manifesta incapacità, neppure per amor proprio, neanche per corruzione. Togliete ad un popolo la dignità e vedrete di cosa è capace. 

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