domenica 25 settembre 2011

Parlamento a 7 Carati


E’ successo ed è pressoché certo, che succederà ancora e a breve- E’ successo nei giorni  precedenti che il  Parlamento negasse il via libera all'arresto del deputato M. Milanesi  ex  braccio destro del Ministro Tremonti e deputato Pdl, accusato di corruzione, associazione a delinquere


e rivelazione del segreto d'ufficio nell'ambito di una inchiesta in corso presso la procura di Napoli. Ora il Parlamento vuole fare il bis (o tris che sia) e si accinge a replicare votando contro la sfiducia al Ministro SaverioRomano (Pdl), accusato di fatti gravissimi, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione aggravata al fine di favorire Cosa Nostra. Cosa c’è di più grave, viene da chiedersi? Cosa deve fare un deputato o un ministro di più grave per dare esecuzione alle richieste di processo della procure? Quello che è singolare nella vicenda è che questi fatti si sapevano prima della sua nomina a ministro dell’agricoltura ed anche il presidente della Repubblica all’epoca (23 Marzo 2011) non mancò di manifestare le sue perplessità  per le pesanti ombre giudiziarie .

Logicamente non possiamo entrare nel merito degli incartamenti giudiziari dei singoli casi ma una cosa  in questa vicenda è certa : è avvenuta un passaggio, una trasformazione che muta i Parlamentari (logicamente non tutti) da Onorevoli in disonorevoli e Briganti, da membri di una Associazione Politica ad associazione dei propri interessi per gli affari propri. Proprio come ha citato il Papa a Berlino in questi giorni – (Sant’Agostino) - “Togli il diritto, e allora che cosa distingue lo Stato da una grossa banda di briganti?”.


Le leggi, l’oro della democrazia, è stato fuso assieme ad una  grande quantità di stagno. Così, allo stesso modo, alle leggi sono state aggiunte delle postille, quei codicilli che fanno la differenza, che sanciscono la diseguaglianza: l’oro di questo Parlamento ( dapprima puro e fuso  nella Costituzione dai padri fondatori), non è più di 18 carati come si conviene alla purezza di questo metallo, ma di sette: quindi è falso.

Accade così che oltre alle numerose leggi fatte a misura dei processi del Premier si aggiungono questi ulteriori affronti e non c’è Lega od opposizione sufficientemente forte e coesa che tenga. Davvero questa non è più terra di Leoni. Anzi, la Lega ha sorretto, sostenuto e reso possibile tutto il deplorevole e le nefandezze legislative  possibili, garantendo totale appoggio e funzionalità piena a queste disuguaglianze, senza farsi venire neppure un dubbio: si vota come dice Bossi altrimenti fuori , e Bossi ha detto No all’uguaglianza già da tempo immemore. Si annuisce anche con il silenzio complice, non intervenendo, non dicendo nulla neppure quando il Premier, tutti i ministri della maggioranza  e lo stuolo dei giornali di famiglia, affermavano che la crisi non esisteva.

Ora, di un’insieme di queste leggi, di questo falso oro si sono riempiti i forzieri e come tale lo si vorrebbe utilizzare come moneta di scambio con altri paesi. Ma se in Italia qualcuno è  ancora disposto a prenderlo per buono all’estero, tra le risa e gli sfottò altri, i mercati e gli investitori,  dicono “Oro non buono-noi non fidare—no scambio!!- Però Italiani,…. fateci ridere ancora - prego...”.

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