Il Chiaro, Mario Monti, nel giorno della
fiducia al suo esecutivo dichiara, che la compagine governativa costituita è da
definirsi di «impegno nazionale per
riscattare l'Italia» spera che riconcili i «cittadini alle istituzioni» e aiuti la politica a «superare una fase
molto dialettica». La primo degli
impegni sarà quello di colpire
l'evasione
anche «abbassando la soglia dell'uso del contante» e questo non
solo per «aumentare il gettito ma per
abbattere, in futuro, le aliquote».
Dopo il blocco dei trasferimenti ai Comuni ed la loro continua riduzione
ha portato ad un ritorno dell'Ici -«l'esenzione
sull'abitazione principale è una anomalia nel confronto internazionale»
mentre sarà avviata «riduzione del peso
delle imposte e contributi che gravano sul lavoro e sulla produzione, finanziata
da un aumento del prelievo sui consumi e sulla proprietà» - «Sacrifici ma
equità » - «rigore», «crescita», «equità».
L'Europa
-«Non esiste un noi e un voi, noi siamo
l'Europa» - «riposizionamento, psicologico e politico,
del nostro Paese nell'Ue, perché l'euro dipende anche da ciò che faremo noi e
la sua fine vorrebbe dire la disgregazione dell'Europa» - «la mia missione non è semplicissima ma
forse è per questo che sono qui». Francia e Germania con la Merkel e
Sarkosy hanno inviato a Monti attestati
di stima dopo un isolamento diplomatico che era in atto già da diverso tempo, mostrando
apprezzamento per la chiarezza politica e gli sforzi che si faranno, facendo
rientrare il nostro paese tra gli
interlocutori principali nelle comuni
responsabilità verso l’europa.
Lo Scuro,
Silvio Berlusconi, nel contempo che il neo Premier
pronunciava queste parole, parlava con lingua biforcuta – Mentre a parole dice
di appoggiare Monti con convinzione –nella camera a fianco dichiara «Stacchiamo
la spina quando vogliamo» - "Con Monti democrazia sospesa, scenderemo in piazza" e nel contempo che vota e fa
votare la fiducia alle Camere afferma- Monti non è stato eletto dal popolo e lo
facciamo cadere quando vogliamo. Se mi
fossi presentato al Quirinale chiedendo le elezioni anticipate si sarebbe
scatenato «il terrorismo dell'opposizione e della stampa», anche «di quella straniera». Poi, mentre tutti i commentatori e giornalisti, compresa
la stampa alle sue dipendenze, affermano serenamente che praticamente non ha
innovato nulla, con lo spread che saliva di 30 punti al giorno e il
neo governo ancora in attesa del voto della seconda camera, senza aver dato luogo a nessun atto formale, Egli ha affermato –
Nonostante Monti, «il rialzo dello spread dimostra che nulla è cambiato, mentre tutti
dicevano che noi, in particolare io, eravamo i responsabili dei problemi in
Borsa». Ed infine… la «decisione finale» sul nuovo esecutivo che «ci è stata
praticamente imposta, con i tempi voluti dal presidente della Repubblica». Il
messaggio a Monti è che il suo governo ha i mesi contati- «ho già spiegato a
Monti non lo sosterremo mai» - «si tornerà al voto» con l’obiettivo di riconquistare
gli elettori, riorganizzarsi e c'è anche
l'idea di «lanciare una tv». Da non dimenticare poi le Bestialità sull'Euro, su cosa acquistare in borsa in questi tempi (titoli Mediaset), e che la crisi in Italia non si vede per via dei ristoranti pieni.
Io, (voi, noi), a guardare i due profili, le dichiarazioni e gli
intenti dichiarati non ho dubbi. Quasi un ventennio di governo non sono un
scherzo. Vi è stato quindi tutto il tempo per giudicare l’operato del
premier uscente e quali erano gli argomenti portati in discussione. Poi ci sono
tutti gli scandali – dalla nipote di Mubarak, dal bunga bunga alle leggi ad
personam- dagli attacchi alle istituzioni allo strapotere della proprietà dei
media; fatti inconcepibili nelle società moderne. Portando in Parlamento
numerosi parlamentari inquisiti delle peggiori cose, oltre che essere amico di
faccendieri e fornitori di Escort, ha fornito un modello di riferimento alle
giovani generazioni terribile.
Non tralasciando la tolleranza all'evasione fiscale,
di pessimo c’è stata la disistima dei partner Europei che oltre le formalità di
rito e alle risatine, a microfoni spenti c'è chi (Sarkosy) ha dichiarato di provare addiritturapena per ciò che è e che rappresenta lo Scuro.
Nei paesi anglosassoni sarebbe stato sufficiente un’uscita, un’esternazione troppo
pesante e si sarebbe andati a casa come indegni di rappresentare un paese. In
Italia, neppure se lo raggiunge un mandato di cattura si riesce a schiodare un
politico. Che sia questa la sostanziale differenza tra noi e loro? In quanto al Chiaro la differenza di passo, di stile, di rappresentanza rispetto allo Scuro, è notevole. Vedremo come si comporterà, il grado di equità dei sacrifici. Andrà quindi giudicato dai fatti ed Io, noi, voi, dobbiamo però concedergli la fiducia che merita una simile e difficile prova.
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