lunedì 7 novembre 2011

Italia e Grecia, una faccia una razza. Capisci a me!


Partono male borse di oggi-Vola immediatamente  lo spread a 490 punti fissando così il nuovo record tra BTP e Bund tedeschi mentre il rendimento dei decennali tocca il 6,58% . Va ricordato che 6,50, per altri il 7  è considerato il punto di non ritorno. Una soglia,  quella del 7% che ha costretto paesi come Grecia, Irlanda e Portogallo a chiedere aiuto all'Europa, situazione quella greca, di cui  oggi in diretta vediamo le conseguenze. Come già scritto nell’ultimo post –(La moda di far fallire gli stati e le scimmie urlatrici), ogni volta che il Premier apre bocca, una finanziaria viene bruciata tra le parole pronunziate


e la fiducia dei mercati ed ogni volta sono strisce di pelle viva tolta ai cittadini Italiani.  Il tergiversare di questi giorni e di queste ore- governo tecnico/dimissioni- assieme alle ultimissime esternazione, non fanno che alimentare del miglior carbone la fornace della locomotiva che ci porta verso il baratro totale. Che situazione! Ci meritiamo tutto questo caos generato da una casta distante anni luce dai cittadini?

Il 6 Nov 20011 il Presidente B. non pago delle gaffes sulla “ Strana moneta, l'euro e la Crisi che in Italia non si vede”  dichiara --  La richiesta di una certificazione da parte del Fmi "è venuta da noi" e quindi "possiamo ritirarla quando vogliamo". Noi abbiamo chiesto anche al Fmi di verificare l'andamento dell'approvazione di queste riforme per certificarle nei confronti di tutti, non altro. La richiesta, voglio ripeterlo, è venuta da noi e possiamo ritirarla quando vogliamo".
Ma è il direttore del Fondo, Christine Lagarde, a spiegare che «il problema dell’Italia è la mancanza di credibilità». Per questo, aveva detto, «verificheremo che le autorità italiane e l’Italia in generale» si attengano agli impegni presi su risanamento e riforme, «attraverso un’analisi indipendente», ed   il ministro degli Esteri francese, Alain Juppé, aggiunge . «L’Italia ha un problema di credibilità, è vero, è un problema di fiducia» 


I mercati però, che ragiscono immediatamente hanno preso male questa botta e risposta,  parole che causano la fuga dal debito pubblico italiano che  continua come un’emorragia.
La situazione economica e politica  accumuna l’Italia e la Grecia ad un comune destino dove pure in queste in parlamento e fuori, si cerca trovare un accordo che ha al centro come tema la costituzione di un governo di emergenza con a capo una persona Autorevole, oppure nuove elezioni. Il rendiconto generale dello stato ed il decreto sullo sviluppo sono due ostacoli forse insormontabili, a causa dei numeri esegui dei parlamentari risultati dall’ultima conta- Una cosa certa è che in queste ore, c’è una fuga dei topi dalla nave che imbarca acqua e chi era nella penombra a mugugnare su ciò che accadeva trova ora il coraggio e voce per uscire allo scoperto. 

La similitudine alla Grecia è data dalle ultime news che vedono  l’omologo di Berlusconi, il primo ministro greco George Papandreou e l'opposizione, raggiungere nella notte un accordo, i cui dettagli sono ancora vaghi, accordo per formare un governo di emergenza al fine di approvare il piano di salvataggio - Papandreou, la scorsa settimana è stato protagonista di un disastroso tentativo di sottoporre a referendum il piano di salvataggio che provocato una unanime reazione dei partner europei. Italia e Grecia, una faccia una razza e forse un unico destino – In buona sostanza, il nostro paese, se pure in acqua bassa si trova ancora a galleggiare è grazie anche all’acquisto dei bond italiani da parete della BCE, ma  se l’Italia in un modo o nell’altro non farà le riforme promesse e se la Bce arriverà alla conclusione che «le condizioni che lo hanno spinto a prendere una decisione non esistono più, è libero di cambiare questa decisione in qualsiasi momento». 

Christian Noyer (il governatore della Banca di Francia) ha poi ricordato che il ruolo dell’Eurotower «non è quello di finanziare indefinitamente gli Stati. La soluzione passa per il risanamento delle finanze pubbliche dei Paesi, non per le zecche delle banche centrali». Il che significa : -Capisci a me!

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