sabato 5 novembre 2011

La moda di far fallire gli stati e le scimmie urlatrici


La moda di far fallire gli stati? No, la razionalità non ce la fa a spiegare le parole di B. della sua ultima conferenza stampa. La crisi, il capo del governo, non la vede nei mercati o nel debito pubblico, nelle percentuali della disoccupazione giovanile oppure nelle parole del Presidente della Repubblica (che parla di grave ed allarmante crisi di fiducia), ma nei ristoranti e nel sovraccarico di passeggeri nei voli aerei. "L'Italia non sente qualcosa che potrebbe assomigliare alla crisi".


Queste valutazioni andrebbero prese  come parametri internazionali di misurazione del benessere di uno stato, della sua ricchezza nazionale rispetto al prodotto interno lordo, moltiplicato per una Supercazzola prematurata con scappellamento a destra. La pazzia ha invaso il paese e siccome tutti gli chiedono di fare un passo indietro non è escluso che gli venga in mente, pur sempre nella sua magnanimità,  di nominare come sostituto alla guida del paese uno dei suoi cavalli di Arcore. Non so esattamente da cosa è affetto, cosa lo disturba, ma il sospetto che qualche cosa non vada nel verso giusto è sotto gli occhi di ogni mente lucida; ogni buon padre di famiglia se n'è accorto. 

Mi ripeto ma, ogni volta che il Premier apre bocca, una finanziaria viene bruciata tra le parole pronunziate e la fiducia dei mercati ed ogni volta sono strisce di pelle viva tolta ai cittadini Italiani. Non era bastata l’ultima uscita su quella “Strana moneta”  che è l’euro, ha continuato a parlare e forse continuerà ancora a farlo. Chissà quali fantasmi lo assalgono, quale mostri lo attanagliano, ma quest’uomo non è più in .  


Ma se pure  avesse le scimmie urlatrici nel cervello, la corte di consiglieri, giornalisti a stipendio che lo circonda, la sua stessa compagine governativa che ancora può raschiare dai nostri contributi qualche altra rata di stipendio, lo lascia fare e lo incita, ed egli, come un Don Chisciotte sovra eccitato, menando fendenti all'impazzata si avventa contro mostri immaginari che intravede ora qua ora là. Poi, non paghi di quanto esternato, rivolgendosi agli Italiani, i suoi più stretti collaboratori Alfano e Cicchitto, ci dicono  che altra guida o maggioranza di governo non è assolutamente possibile ed Egli è il miglior Premier attuale. (5.11.2012)

La crisi è una moda passeggera? Altro che controllo del Fondo Monetario Internazionale, altro che commissariamento.  Si preoccupano gli altri capi di stato ma la rogna è nostra. Loro si limitano a ridurre i danni commissariando l’Italia, nella speranza che qualcosa muti improvvisamente, per il nostro e il loro bene. “Nel nome di Dio” toglieteli quel microfono dalle mani. Proprio come dice in prima pagina il quotidiano inglese Financial Times riferendosi a Berlusconi" In nome di Dio e dell'Italia, vattene"

"In the name of God and Italy, go!"



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