La moda di far fallire gli stati? No, la razionalità non
ce la fa a spiegare le parole di B. della sua ultima conferenza stampa. La crisi, il
capo del governo, non la vede nei mercati o nel debito pubblico, nelle
percentuali della disoccupazione giovanile oppure nelle parole del Presidente
della Repubblica (che parla di grave ed allarmante crisi di fiducia), ma nei ristoranti e nel sovraccarico di passeggeri nei voli
aerei. "L'Italia non sente qualcosa che potrebbe assomigliare alla crisi".
Queste valutazioni andrebbero prese
come parametri internazionali di misurazione del benessere di uno stato,
della sua ricchezza nazionale rispetto al prodotto interno lordo, moltiplicato
per una Supercazzola prematurata con scappellamento a destra. La pazzia ha
invaso il paese e siccome tutti gli chiedono di fare un passo indietro non è
escluso che gli venga in mente, pur sempre nella sua magnanimità, di nominare come sostituto alla guida del
paese uno dei suoi cavalli di Arcore. Non so esattamente da cosa è affetto,
cosa lo disturba, ma il sospetto che qualche cosa non vada nel verso giusto è sotto
gli occhi di ogni mente lucida; ogni buon padre di famiglia se n'è accorto.
Mi
ripeto ma, ogni volta che il Premier apre bocca, una finanziaria viene bruciata
tra le parole pronunziate e la fiducia dei mercati ed ogni volta sono strisce
di pelle viva tolta ai cittadini Italiani. Non era bastata l’ultima uscita su
quella “Strana moneta” che è l’euro, ha
continuato a parlare e forse continuerà ancora a farlo. Chissà quali fantasmi lo assalgono, quale mostri lo attanagliano, ma quest’uomo non è più in sé.
Ma se pure avesse le scimmie urlatrici nel cervello, la corte di consiglieri, giornalisti a stipendio che lo circonda, la sua stessa compagine governativa che ancora può raschiare dai nostri contributi qualche altra rata di stipendio, lo lascia fare e lo incita, ed egli, come un Don Chisciotte sovra eccitato, menando fendenti all'impazzata si avventa contro mostri immaginari che intravede ora qua ora là. Poi, non paghi di quanto esternato, rivolgendosi agli Italiani, i suoi più stretti collaboratori Alfano e Cicchitto, ci dicono che altra guida o maggioranza di governo non è assolutamente possibile ed Egli è il miglior Premier attuale. (5.11.2012)
Ma se pure avesse le scimmie urlatrici nel cervello, la corte di consiglieri, giornalisti a stipendio che lo circonda, la sua stessa compagine governativa che ancora può raschiare dai nostri contributi qualche altra rata di stipendio, lo lascia fare e lo incita, ed egli, come un Don Chisciotte sovra eccitato, menando fendenti all'impazzata si avventa contro mostri immaginari che intravede ora qua ora là. Poi, non paghi di quanto esternato, rivolgendosi agli Italiani, i suoi più stretti collaboratori Alfano e Cicchitto, ci dicono che altra guida o maggioranza di governo non è assolutamente possibile ed Egli è il miglior Premier attuale. (5.11.2012)
La crisi è una moda passeggera? Altro che controllo del Fondo Monetario Internazionale,
altro che commissariamento. Si
preoccupano gli altri capi di stato ma la rogna è nostra. Loro si limitano a
ridurre i danni commissariando l’Italia, nella speranza che qualcosa muti
improvvisamente, per il nostro e il loro bene. “Nel nome di Dio” toglieteli quel
microfono dalle mani. Proprio come dice in prima pagina il quotidiano inglese Financial Times riferendosi a Berlusconi" In nome di Dio e dell'Italia, vattene"
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