Il
salto di qualità di rappresentanza istituzionale, credibilità ed efficacia del
governo tecnico a guida Mario Monti è là da vedere, sotto gli occhi di tutti ma
ciò, oltre al diritto di critica, non toglie che vi possono essere dei lati,
nei provvedimenti finora presi, che si scontrano frontalmente con i governati,
con il popolo
sovrano, con quelli che non prendono né sette milioni di reddito, nè uno e
mezzo, nè quattrocento mila e né duecento mila euro annui, ma mille e
duecento euro al mese o ottocento euro di pensione oppure è giovane
disoccupato.
Una delle cose più evidenti è la mancata gradualità dei
provvedimenti che vengono attuati quasi immediatamente, a volte senza
accertarsi delle conseguenze che per alcuni potrebbero essere mortali. Gli esodati
(senza lavoro e senza pensione) sono uno di quegli esempi più illuminanti di questi provvedimenti: una
svista letale. Un altro è stato il tentativo di bloccare l’adeguamento economico
di qualche euro alle pensioni bassissime poi ritirato.
Un altro esempio ancora potrebbe
essere l’IMU, tassa non adeguata alle proprietà possedute e al reddito, con la
conseguenza che i pensionati a basso reddito, le famiglie con mutuo in corso e quelle a monoreddito
che nel corso di un'ntera vita si sono acquistati faticosamente una casa, al pagamento del saldo previsto potrebbero ricevere il colpo di grazia facendo
scivolare questa fetta di popolazione nella peste più nera; una vera bomba ad orologeria recapitata direttamente nelle abitazioni di famiglie già in difficoltà.
Il motto di Monti "Equità, Coesione sociale, Risanamento e Crescita"
pur tenendo conto da dove veniamo e del cambio di passo effettuato, dobbiamo
controbattere chiaramente ciò che non è equo, ciò che non promuove la
coesione e ciò che non pare crescita.
La mancanza di un piano industriale, l’Ici alla Chiesa, agli istituti no profit
(intesi come fondazioni bancarie) la lotta alla corruzione, alle mafie,
all’evasione fiscale, alle Lobby varie, alle Banche, ai rimborsi elettorali che
non lasciano traccia (tralasciando i costi della politica in generale), sono
sempre lì a ricordarci cosa andrebbe raddrizzato per rendere il tutto un poco
più equo in un tempo in cui la disoccupazione ha raggiunto un
record mai ragiunto, la corruzione dilania il paese e l'individuo si sente abbandonato
al proprio destino.
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