mercoledì 4 aprile 2012

Se il Buio all'improvviso


Accade, può accadere in un giorno qualsiasi della propria vita, a volte senza preavviso, senza segni che lascino presagire a ciò che starebbe per ccadere; altre volte invece, può accadere in lenta agonia e senza appello. Può accadere che d’improvviso, in una delle tante e normali mattine, cali  un buio inconsueto, sconosciuto, che risucchia tutto:  abitudini, certezze, equilibrio, casa, famiglia e perfino la propria vita può essere ingoiata in quell'oscurità.


D’improvviso si perde il lavoro che si è svolto per tanti anni, ogni giorno con una ripetizione rassicurante, che faceva fare progetti e alimentava delle speranze.  E così, tra la gente che ascolta ma non avverte il grado di disagio che fa franare le coscienze, si cammina senza gambe, senza ragione, senza presenza. D’improvviso ci si può trovare a dormire in auto o sotto un ponte con la propria famiglia, con quelle persone per le quali daresti la vita, con i figli per i quali ti strapperesti il cuore. I pensieri potrebbero sovrapporsi con i ricordi, con i turbamenti. In questa condizione  verrebbe naturale  fare un bilancio su quanto abbiamo dato e quanto ricevuto per poi confrontarsi con una realtà crudele che non mostra pietà alcuna. 

"Si spalancasse questo cielo", e senza calore, senza colore, forse senza più ragione, si respira automaticamente ed accade che qualcuno in questa condizione  perda la propria luce  e si lasci andare, si lasci morire, senza fare male ad alcuno, senza vendicarsi della vita,  neppure da chi ha ricevuto male e ciò credo avvenga per una sorta di dignità interiore poco conosciuta o del tutto sconosciuta alla politica, al libero mercato o alla finanza. Ciò che fu ideato dall'uomo per l'uomo, si mangia l'uomo.

Credo sia in questo stato d'animo che un' imprenditore si è dato fuoco, un'altro si è suicidato in un'altro modo, un'altro invece  ha perduto tutto pur di non lasciare a casa i dipendenti, oppure una pensionata a cui è stata decurtata la misera pensione con la quale manteneva altre persone, si è lasciata cadere nel vuoto. Gente, gente vera, reale, fatte di carne e sentimenti.

Poco importa se si  è operai o piccoli imprenditori a cui le banche hanno chiuso il credito un giorno con l’altro per ordini dall'alto. Se il governo precedente era lontano dalla gente comune, il questo tempo  si ha la sensazione e a volte la certezza, di essere soli e la solidarietà conosciuta scemata. 
Nessun piano industriale nazionale ancora ci sfiora, nessun intervento verso le Banche che si apprestano ad incassare la seconda trance dei fondi europei appropriandosene ingiustificatamente, ed ancora, nessun investimento per la crescita. Occorre osservare questi segni dei tempi ed occuparsi anche della disperazione e  partire da qui per capire l’anima di un paese.

 Ps. intanto aumentano i  "Suicidi per motivi economici" nel 2010 in aumento del 24,6% 

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