Questo
post è un copia ed incolla di ragionamenti gia fatti, scritti e da me
precedentemente postati ma che rimangono sempre attuali, sempre validi, ancora
da compiersi. Era da tempo che non accadeva un colpo di scena
ed è finalmente arrivato - “La
terza Repubblica” Silvio Berlusconi lancia la
sfida del presidenzialismo.
Un rilancio forte al tavolo della democrazia diretta e una risposta all’antipolitica, attraverso il ricorso a un sistema che schiuda le porte alla Terza Repubblica e favorisca il massimo coinvolgimento popolare.
Berlusconi
legge in questa modifica e in questa grande riforma il battello con cui
traghettare il Paese verso il futuro. Il Mago di OZ è tornato con una delle su
disinteressate proposte che pare essere l’uovo di colombo, l’idea che ci
salverà dalla crisi economica e da noi stessi. Presto verranno espletate le
formalità del caso per l’elezione diretta del Presidente della Repubblica e
verranno aperte le iscrizioni per partecipare ai provini, come è nel suo modus
vivendi, come d’altronde è stata la sua concezione della politica.
Il detto “Tutto cambi affinché
nulla cambi “ è sempre attuale. Abbiamo cambiato la prima repubblica
attraverso Tangentopoli e la corruzione è più che mai attiva. Abbiamo
cambiato il sistema elettorale facendolo passare per la panacea (era la
personificazione della guarigione universale e onnipotente) di
tutti i mali e abbiamo tralasciato un piccolo particolare, (le preferenze) che
ha mandato in crisi la democrazia. Abbiamo lasciato lavorare il governo
che aveva 100 deputati in più della minoranza , ed oltre la normale
routine non pare abbia prodotto risultati apprezzabili, anzi. A scrivere la
storia recente saranno i libri, a rincarare la quantità delle macerie lasciate,
ci penseranno le Tv e i giornali di proprietà del Premier uscente.
Molti
sono delusi , altri .… troppo stanchi dal lavoro per protestare,… altri ancora, troppo impegnati a trovarne
uno,… a pagare il mutuo della casa o ad arrivare a fine mese. Tutti
vogliono resistere e non desiderano entrare a far parte di quella marea
che sono gli astenuti della politica, gli sfiduciati da quella cosa che si
chiama Elezioni , che poi, una volta espletate le formalità, vive di vita
autonoma incurante di ciò che hanno detto i protagonisti in campagna
elettorale. La pressione esercitata da tutti su questi temi deve essere tale da
indurre i partiti a ottemperare a quanto finora detto, per l’approdo ad una
forma di ordinamento che sia finalmente e davvero, una Res Pubblica, senza se,
senza ma, e senza eccezione alcuna.
Quante repubbliche dobbiamo attraversare perché si capisca
che la funzione pubblica deve essere la più sacra delle attività umane e come
tale deve essere esercitata dalla migliore parte del Paese. Nessuna repubblica,
nessun parlamentare allo stato attuale delle cose, risulta credibile se non ha in sè questo
comandamento.
Noi tutti abbiamo un
unico compito ed è quello di cercare la luce e l'aria per uscire dal buio
Politico/Economico e dall'asfissia Culturale in cui ci siamo cacciati. Poi
guarderemo alla legalità, all'uguaglianza, e alla concordanza con la
casa comune europea.
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