domenica 4 luglio 2010

Politica-Similitudini e analogie-Ai Giudici Falcone e Borsellino

 Sogno di un paese dove il suo popolo ha fatto: delle leggi, della cultura, del rispetto, dell'uguaglianza, della civiltà e della pietà, le sue fondamenta.
Difficile oggi scindere la cronaca dalla politica nel senso che vi sono delle commistioni di notizie che tracimano l'una nell'altra senza soluzione di continuità e i lettori, i cittadini, rimangono perplessi di fronte a certe dichiarazioni e analogie e credo non riescano a farsi capaci di ciò che leggono sui quotidiani o sentono dalla viva voce dei protagonisti. Dei doppi e tripli incarichi, dei tripli stipendi, degli stipendi d'oro e delle pensioni di platino elargite dopo un paio di anni da parlamentare, buonuscita, auto blu etc..  ne abbiamo già parlato con ampia documentazione pubblicata e reperibile su tutti i  quotidiani e di cui siamo ancora oggi allibiti, ma non ci eravamo ancora ripresi da tanta spudoratezza istituzionale che in questi giorni assistiamo ad una festa nazionale  perchè un parlamentare, il Senatore M. Dell'Utri è stato  condannato  a sette anni di  carcere invece che dodici. Quello che ci fa male
è che il parlamentare pur essendo stato ritenuto colpevole di fatti gravissimi continuerà sedere in parlamento e a rappresentare gli Italiani e questo va oltre la  possibie comprensione del buon padre di famiglia.
Mi chiedo e ci chiediamo tutti, ma nel momento in cui viene pronunciata una sentenza di colpevolezza pare giustificabile, comprensibile fare riferimenti di eroismo di un mafioso condannato per omicidio ? Quale mente, condannata per mafia farebbe le "condoglianze" al giudice che lo ha appena condannato e contemporaneamente pensare di aver fatto una battuta di spirito? E noi, cittadini  che ci spezziamo la schiena sui torni o negli uffici, noi pendolari, operai, agricoltori noi artigiani, noi imprenditori, noi madri, padri di famiglia, noi che facciamo i turni di notte ,noi amministratori di piccoli comuni, che in buona fede abbiamo eletto questa maggioranza possiamo tollerare ulteriormente che a rappresentarci vi siano dei condannati o pluri e ripluri indagati per reati gravissimi?  Ameno che noi tutti, abbiamo passato il punto di non ritorno della ragione e del  buon senso, questo, non credo proprio  che possa essere accettato, ... oppure  era scritto anche questo nel programma elettorale e non ci è stato detto? Se almeno su questo punto non siamo tutti d'accordo allora non esistono più possibilità di speranze di vedere un parlamento fatto dalle persone migliori in circolazione: nessuna possibilità di giustizia o democrazia reale, nessuna via d'uscita da un caos crescente di valori condivisi. In questa visione distorta della polica potremmo assistere veramente alla  nomina a senatore di un cavallo similmente come a quella nomina di cui assistiamo il rimpallo continuo del parlamentare A. Brancher già condannato in primo grado e in appello per falso in bilancio e finanziamento illecito ai partiti. Visto poi le analogie di opinioni che potrete sentire dal video o le reazioni suscitate negli schieramenti politici alla lettura della sentenza  Dell'Utri,  non vorrei poprio in questi tempi di anomali eroi, come il tristemente famoso Sig. V. Mangano condannato per mafia e morto in carcere,  vi sia possiblità alcuna, neppure tra pieghe di una mente pazza, di vedere a capo di un futuro governo Totò Riina;  non resisteremmo, molte menti  non potrebbero sopravvivere.
I fatti-
-Sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa al Senatore M. Dell'Utri per fatti commessi prima del 1992. La sentenza emessa dalla Corte d'Appello di Palermo lo assolve  dall’accusa più grave: quella di aver ordito una specie di golpe mafioso con le stragi del ‘92-‘93", quelle nelle quali perirono tra gli altri Falcone e Borsellino.


 Intervista :
-Qualche anno fa lei ebbe a dire che della politica non le importava nulla. Che si era fatto eleggere solo per sfuggire alla «persecuzione» giudiziaria. E’ ancora di questa idea?
«No, non ho detto esattamente così: sono in Parlamento per legittima difesa, questo sì. Volevo fare politica senza bisogno di andare in Parlamento».

-Lei ha sempre definito l’ex stalliere Vittorio Mangano «un eroe»...
«Ancora? Ma la si vuole capire? Mangano è "il mio" eroe, e lo dirò fino alla fine dei miei giorni perché si è comportato con me stoicamente.
-In Sicilia, i giovani del Pdl organizzano una fiaccolata pro-Falcone e contro-Mangano.
«E chissenefrega».

Sentenza pilatesca»: questo il commento a caldo del Senatore. Che ha anche aggiunto in tono ironico: «Cercherò il procuratore Gatto e gli farò le condoglianze».

Alla domanda se crede nei giudici risponde-
E lei ci crede?
«Io sì. Almeno, credo in quelli della Cassazione».


-Ma non nei giudici di Palermo.
«I giudici di Palermo sono delle persone per bene, ma la loro è una sentenza pilatesca. Il problema è la Procura».
Cioè?
«Cioè i vari Caselli, Ingroia. Loro sono potentissimi. Sono in grado di condizionare l’ambiente. Ci sono giornali, come Il Fatto, che quei Pm li cavalcano. Ora spero solo di non trovare in Cassazione un giudice di Palermo».

-In Sicilia, i giovani del Pdl organizzano una fiaccolata pro-Falcone e contro-Mangano.
«E chissenefrega».

"C'è un equivoco di fondo. Si dice che il politico che ha avuto frequentazioni mafiose, se non viene giudicato colpevole dalla magistratura, è un uomo onesto. No! La magistratura può fare solo accertamenti di carattere giudiziale. Le istituzioni hanno il dovere di estromettere gli uomini politici vicini alla mafia, per essere oneste e apparire tali". Paolo Borsellino.
Fonte uno  - due tre - Qui tutta la lunga cronistoria del processo

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