martedì 2 novembre 2010

Il Buio dentro e le Parole Sussurrate


In un servizio televisivo girato a Napoli cercavano una persona. Nel chiedere ai vicini, questi affermarono in tutta serenità che il soggetto era una bravissima persona, buon padre di famiglia e onesto lavoratore e quando l’interlocutore chiese se avesse precedenti penali, altrettanto serenamente questi risposero di no, e lui.. “ a noi risulta essere stato in prigione”-“si, ma per reati minori, una sciocchezza, una rapina, niente di grave”-“d’accordo ma era armato”- e l’altro “è certo …perché è pericoloso fare una rapina … con i tempi che corrono”. Vorrei paragonare queste giustificazioni (passatemelo) a quelle addotte da quella parte di Berlusconismo che c’è in noi, che non vuole riconoscere il male guardandolo in faccia (quando viene ravvisato un reato) opponendo ad un  reato (eventualmente) commesso un’indulgenza senza eccezioni. Accade in queste occasioni che i fatti e le circostanze oltre che persone , come se fossimo pittori impressionisti, vengono deformati, ponendo in rilievo unicamente  il senso delle cose che si vogliono rilevare. Alcuni quotidiani avevano avvertito,-non trattate il caso Ruby come gossip entrando nei vizi di B. perché non è questo il punto.- Vedremo successivamente che comunque la stampa ci ha fornito le notizie inerenti il caso. Benissimo! Ma il fatto che B. o chiunque altro cittadino si accompagni abitualmente o occasionalmente a delle minorenni, quando si fanno  loro dei regali per qualsiasi contropartita, secondo la lingua italiana e secondo la giurisprudenza non si chiama circonvenzione di minore? Se le persone che si frequentano sono escort di professione e vi è un certo giro, seppure privato, si chiama favoreggiamento della prostituzione? Se poi gira droga e si era consapevoli di farne girare una certa quantità nelle proprie abitazioni, si chiama detenzione e associazione per lo spaccio? O nel frattempo è cambiata la legge o la definizione dal neolinguismo? Tutto ciò va al di là del guardare dal buco della serratura di un cittadino, va al di là della giustificazione atavica Italiana di tollerare e giustificare alcuni reati. Per fortuna(forse) il nostro ordinamento giuridico è diverso da quello Americano,(dove se si partecipa ad una rapina e durante la stessa, uno della banda uccide una persona, è tutta la banda a rispondere di omicidio) altrimenti non basterebbe il raddoppio delle case circondariali presenti a farvi fronte. Nella prossima ricostruzione della Repubblica, quarta o quinta che sia, tutti noi, come per una vaccinazione dovremmo necessariamente sottoporci ad un esorcismo di massa per fare uscire dal nostro corpo quello parte buia qui rappresenta e per farlo abbiamo bisogno della gente migliore, che abbia nel suo profondo l’Italia ed il suo popolo, che si sacrifichi per la  funzione pubblica a stipendio, numero, e condizioni europee. Se continuiamo a fare finta che non sia o stia succedendo nulla, sia in questa che nelle innumerevoli circostanze passate, tristemente famose  anche all’estero, non potremo mai uscire da questo empasse perché il problema, oltre a manifestarsi palesemente fuori di noi è anche e soprattutto dentro di noi. La nostra storia ce lo chiede, ci chiede di essere migliori; noi meritiamo qualcosa di meglio e possiamo essere gente migliore della parte buia che stiamo mostrando e che offusca e avvita molto, anzi moltissimo di ciò che rimane d’altro.
Ripropongo ciò che disse Massimo d'Azeglio che rimane straordinariamente attuale: “abbiamo fatto l’Italia, si tratta adesso di fare gli Italiani. “Gl'Italiani hanno voluto far un'Italia nuova, e loro rimanere gl'Italiani vecchi di prima, colle dappocaggini e le miserie morali che furono ab antico la loro rovina; […] pensano a riformare l'Italia, e nessuno s'accorge che per riuscirci bisogna, prima, che si riformino loro.”  
Queste sono le  parole che vorrei riproporre e che vi sussurro …Quello che ascoltate all'orecchio, dìtelo sui tetti e in tutte le lingue che conoscete.

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