(Nella foto, come si presenta oggi il Parlamento Italiano-Assente Ingiustificato).
Credo nel tradimento, quando un uomo o un gruppo, apertamente denuncia il suo profondo pensiero, quando tra gli scranni del Parlamento , timidamente e non facendo nulla di male rivela la sua natura in mezzo ai tanti che non avrebbero voluto sentire tale rivelazione. Dunque credo nel tradimento quando un leader di una parte minore difende la costituzione e per salvarse se stesso ( dalla contrarietà che vuole emergere) , il suo gruppo e il valore della legge, apertamente urla il proprio diniego; non è un fatto di forma, è semplicemente in cerca di una normalità, di una umanità più aderente alla gente , alla realtà e ai propositi iniziali per cui ha aderito .
E’ strano che tutto questo diventa osceno, dipinto come una cosa marcia, additata, condannata, perseguitata, messa alla gogna mediatica, quando è essa stessa la causa e la motivazione della presenza dei rappresentanti politici nelle Camere Parlamentari: luogo dove si determinano le linee guida del vivere civile di un Paese e la realizzazione tangibile del bene collettivo. Se ciò avviene, è perché può essersi concretizzata una tirannia , una rapporto tra il leader e i suoi accoliti in un vicendevole tornaconto, perché se così non fosse la voce dissonante non avrebbe dovuto essere unica. Credo nel tradimento quando una parte dei rappresentanti del popolo, una minoranza, non si arrende. In mezzo alle grida, il digrignare di denti, agli insulti, non si arrende e pur non sfuggendo ai giudizi che ammorbano ogni particella di ossigeno presente, urla la sua verità... questa verità, per non fare torto alla propria coscienza. Questo tradimento trova nel suo manifestarsi la sincerità. Ci vuole comunque coraggio ad essere dei traditori sinceri, pur tardivi, ma traditori di quelli che perseguono quasi unicamente gli interessi di uno o di pochi . Quante volte nel nostro intimo avremmo voluto assomigliare a chi tradisce verso ciò per cui altri hanno tradito,” tradisco il tuo tradimento ristabilendo una verità”. A volte vorremmo essere sinceri in questo modo, ma non abbiamo né la forza né il coraggio a sufficienza per perfezionarlo oltre che nei pensieri , anche nei fatti. Ciò che poi avverrà in seguito nessuno può prevederlo, nè garantirlo.
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