La cosa più evidente che sfugge alla Casta ma
non a moltissimi cittadini di ogni parte politica, è lo scollamento dal comune
vivere, dal senso comune. Con la manovra economica al paese viene chiesto di sostenere uno sforzo economico che si
stima essere circa 1000 euro all’anno e contemporaneamente si scordano di
includersi alla voce sacrifici, come se renunciare ad un’auto blu superiore a
1600 cc fosse equivalente pagare ticket
sanitari,
tasse varie o esami del sangue per chi ha un reddito
inferiore a mille euro- Il 14,7% dei pensionati ha redditi addirittura inferiori a 500 euro. Uno su 3 è fra i 500 e i mille. Dei costi della politica non ne parlano proprio e continuano
imperterriti ad avere in agenda e al
centro dell’attenzione fatti che esulano dal grave momento economico italiano ed europeo. Per anni ci
hanno asfissiato con “ non metteremo le
mani nelle tasche dei cittadini- non aumenteremo le tasse- milioni di posti di
lavoro- i conti sono in ordine- non
temiamo casi come la grecia” .
La domanda spontanea che ci sorge è :Scherzavano
quando dicevano queste cose? Tralasciando momentaneamente B. che, per la sua
permanenza dopo gli sconquassi è di per sé un ostacolo per la nazione (secondo la quasi totalità della stampa estera e non solo), la
politica attuale è avvelenata dagli stessi
politici. Troppi affari sporchi, troppi inquisiti di fatti gravissimi, troppe commistioni, troppa corruzione, troppi scandali, troppi politici-
troppi privilegi, tutto troppo e troppo grosso ciò che ne deriva.
Il guaio della politica Normale pare essere al suo interno e deriva
dal fatto di non privilegiare la chiarezza personale, il senso del pubblico
servizio, la serietà. Scopriamo ogni giorni che alcuni eletti avevano la rogna e qualcuno
il colera, già prima di essere nominati. Scopriamo che è all’interno del
parlamento che sedevano "I Politici con la Uno Bianca"( inteso come politici che uccidono la politica leale, la credibilità delle istituzioni), quelle che tramavano contro la politica con la P maiuscola, con la mafia e contro lo stato, con la P3, con la P4, quelli che hanno contribuito maggiormente a
fare del nostro parlamento una cloaca, un teatrino da avanspettacolo tragico.
Come ci si può aspettare fiducia da questa situazione, sperare che si cambi rotta? Forse sarebbe doveroso fare un distinguo ma
di fatto, non avere in programma delle risposte per una nuova legislatura che
sembrerebbe imminente o una coalizione pronta alla sostituzione dell’attuale, è
di per se un contributo alla stabilizzazione di questa aberrante situazione e non fare chiarezza sulla direzione che si
intende intraprendere nel caso di nuove ed auspicate elezioni. Cosa si sta
aspettando, i forconi?
Nessun commento:
Posta un commento