mercoledì 19 ottobre 2011

L'ordinaza dello sceriffo della contea del Lazio-"Divieto di manifestare"

Il delirio si è impossessato di noi. Ognuno è partito per la tangente e farnetica di tutto. Ora si vorrebbe istituire una cauzione sulle manifestazioni per ripagare eventuali danni fatti da chicchessia, proprio come come per gli affitti. Così vi/ci passerà la voglia di manifestare una volta per tutte. Arresti preventivi, cauzione sulle manifestazioni, leggi speciali , “legge Reale bis ”


e chi più ne ha più ne metta. (La legge Reale è una legge risalente al 1975, che prese il nome dall'allora ministro della Giustizia, Oronzo Reale e introdusse un duro inasprimento della legge penale per combattere i fenomeni di terrorismo negli anni di piombo). A scanso di equivoci è meglio chiarire che i Black Bloc sono dei guastatori, vanno fermati, isolati e arrestati quando compiono reati, assumendosi tutte le conseguenze degli atti compiuti. 

Come le crisi convulsive sono il segno di un malessere latente, allo stesso modo questi rimedi testé citati manifestano i primi vistosi cedimenti di una situazione dalla quale ci si può aspettare di tutto. Non siamo stati in grado di fermare , catturare, e condannare i Black Bloc quindi , fermiamo le manifestazioni sindacali, quelle dimostrative, di opinione e tutte le altre a seguire. Altro segno di nervosismo sono i divieti- si inzia sempre col divieto di manifestare, poi di adunarsi, poi di stampare articoli di giornale non graditi-poi .... - un brutto film già visto. A rischio quindi il corteo annunciato per venerdì prossimo a Roma dalla Fiom per richiamare l’attenzione sulla gravissima  situazione dei lavoratori della Fiat e della Fincantieri. Insomma, qua non si manifesta più e per nessun motivo, altrimenti corriamo il rischio di rivedere i black bloc. Questo in sostanza, sarebbero le conseguenze di quanto detto dal ministro della difesa, sostenuto dal Sindaco di Roma e ispirato dal Ministro di Pietro.

Ciò detto in precedenza,(una sorta di fideiussione obbligatoria per chi volesse manifestare, prevede per gli organizzatori dei cortei delle garanzie economiche per riparare e coprire eventuali danni causati dai partecipanti, oltre ad altre misure.) è quanto in sostanza  annunciato dal Ministro degli Interni Maroni,  lo stesso ministro che  assieme al Senatore Bossi ogni due per tre minaccia di prendere i fucili bergamaschi e di armare la mano dei Leghisti  per combattere fino all’ultimo Padano per ottenere la secessione dall’Italia.  Questo è quanto sostenuto e attuato dal Sindaco di Roma (lo sceriffo della contea del LazioAlemanno, che con un’ordinanza ”presto detto, presto fatto” ha vietato per un mese ogni manifestazione nella Capitale. Questo è quanto proposto dal Ministro Di Pietro che ogni due per tre durante le numerose manifestazioni a cui partecipa non perde occasione di dire che, visto  e appurato che il disagio è arrivato alle stelle,  se il governo non si dimette, ci potrebbe scappare pure il morto. 

Oggi ad esempio a Roma, c'e stata la manifestazione dei poliziotti. C’è allora da chiedersi : avrebbero avuto il denaro necessario per coprire la fideiussione, tenendo conto che sono li a manifestare proprio per denaro e per i tagli al settore? Se poi il corteo si fosse scaldato , chi avrebbe dovuto fermare  la manifestazione di oggi (18/10/11) dei poliziotti? I pompieri? Magari altri poliziotti i quali dovrebbero fermare i colleghi che sono a manifestare per i tagli al comparto che, come denunciano i sindacati di categoria, comprendono la benzina dei loro mezzi, molti dei quali sono già a secco. 


Quindi se partissero per l'operazione "ferma colleghi" strada facendo potrebbero finire il carburante e per raggiungerli dovrebbero usare i mezzi pubblici, i quali, visto la crisi per mancanza di fondi, scarseggiano anch'essi e di norma sono già affollatissimi. Di conseguenza, non riuscendo a salivi, per raggiungere  la piazza di raccolta dei manifestanti sarebbero costretti ad andarci a piedi  oppure facendo l'autostop. E' chiaro che il divieto è per tutti, sindaci e governatori compreso, quindi se passasse questa proposta, in futuro anch'essi se vorranno manifestare contro i tagli ai trasferimenti, dovranno "ricordarsi di portare la caparra" per le dovute garanzie economiche.


Se le manifestazioni sono sentite e sono sorrette da forti motivazioni di disagio,  nessuno le può fermare : nè una legge "istatantanea Espresso", nè i manganelli e neppure  i fucili,  tantomeno poi le ordinanze comunali in netto contrasto con l'articolo 21 della Costituzione Italiana sulla libertà di manifestare "la propria religione o la propria convinzione individualmente o collettivamente, in pubblico o in privato". Il fu Senatore Kennedy all'epoca dei fatti, circa l’arresto preventivo proposto dallo sceriffo della contea di Kern, così rispose nel video. Ma questa non è l’America  e Maroni  e Alemanno non sono Robert Kennedy  e ad osservarli bene non gli assomigliano neppure.
Ps. Da Wiky- Qualche trascorso di Gianni Alemanno  e Roberto Maroni 


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