lunedì 9 gennaio 2012

Quelli che i "Negher"


E’ amaro, è sempre amaro scoprire che le persone nelle quali hai creduto sono uguali o addirittura peggiori di quelle che essi hanno additano come approfittatori, faccendieri, casta, e chi più ne ha più ne metta. Orwell, nel suo meraviglioso ed istruttivo “La Fattoria degli animali” ci aveva messo in guardia; ma la storia si ripete.


La Lega il partito più razzista, anti Italiano, anti meridione, anti tutto tranne gli affari propri ha ben pensato di investire i denari ottenuti per i rimborsi elettorali e dunque finanziamenti dello stato, all’estero, nella terra, come direbbero loro nell’ Anno Domini 2012, dei “Negher” in Tanzania, buoni per lavorare a bassissimo costo, per essere criminalizzati, ma soprattutto per specularci. Senza dimenticare le lezioni del deputato Borghezio ai neofascisti francesi, le discriminazioni  anche di queste ore per l'utilizzo di Forni per gli immigrati e contro il Governatore Vendola, non hanno perso occasione di per disgustarci. Certo non avevamo bisogno di conferme per avere un quadro chiaro del pensiero leghista, ma scoprire i risvolti di questa “nuova cultura” e dove portano i pensieri dei leader di tale partito è sempre illuminante. 

In effetti essa, la lega, oltre ad essere nemica dichiarata dell’Italia e dell’Europa e degli stranieri, in questi anni  ci ha dato un saggio di servilismo, familismo, negazionismo del dissenso, e dulcis in fundo, fini estimatori delle comodissime poltrone di Roma.  Per riassumere, in quasi venti anni al governo del Paese i cui risvolti sono sotto gli occhi di tutti: Paese al fallimento economico, farluccate e  rutti, ma dietro le quinte…..

Da il " Secolo XlX"-  La Lega Nord investe. Gestisce milioni di euro e compra quote di fondi, titoli di Stato, valuta straniera. Nell'ultima settimana di dicembre, tra il 23 e il 30, da un solo conto bancario, sono partiti una decina di milioni, almeno sette verso l’estero. La fetta più grossa è stata stanziata per un fondo basato in Tanzania da 4,5 milioni. Quindi 1,2 milioni per un altro fondo a Cipro e poco più di un milione di euro investiti in corone norvegesi. In tutti i casi si tratta dei quattrini di finanziamento pubblico dello Stato incassati dal Carroccio come “rimborsi elettorale”.

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