Eccoci, la frittata è fatta. I Los Maccherones hanno dato il meglio di sé, non ci/si sono smentiti nuovamente: un governo con tre voti di maggioranza dopo un mercato più o meno esplicito del consenso, e tre voti.....non sono bruscolini tra gli "Onorevoli" (video). Ogni volta che accadono questi pasticci non so perché ma cerco di immaginare la faccia dei tedeschi o di un popolo nordico davanti ad un televisore che vede il cinema Italia. E come facciamo a spiegare loro che non è una fiction, che è tutto vero? Avremmo potuto essere ad una svolta della storia, della nostra storia, della storia della seconda Repubblica. Noi ricominciamo da tre, è questo l’augurio e la speranza di molti, che una terza Repubblica possa nascere all’insegna della legalità istituzionale, parlamentare, individuale. Da lungo tempo una stanchezza inusuale è penetrata nelle nostre ossa e ci rende
refrattari alla politica alle corruttele, al gossip e a tutto ciò che di nefasto e nauseabondo ruota attorno alla scena politica. Il disinteresse ai fatti della politica da parte di molti coincide con l’interesse di altri pochi nella gestione della cosa pubblica. Il tutto in una efficacissima ed immediata proporzionalità inversa. Quando ascoltiamo certe dichiarazioni poi rimaniamo disarmati, basiti, senza parole, tanto che ci sembrano surreali e se ci resta un barlume di reazione o di forza a farci indignare non possiamo non riflettere che quelle persone sono state scelte da noi, tramite il nostro voto. Con chi dobbiamo prendercela? Esse sono le persone in cui abbiamo riposto la nostra fiducia, la guida del paese, le stesse che decidono se guidare il timone da una parte o da un’altra, se daranno più spazio ai bisogni della stragrande maggioranza delle persone o di pochi. A volte la cosa più sorprendente è che ci vogliono convincere che facendo l’interesse di pochi si ottiene quello collettivo, come nel campo dei finanziamenti all’istruzione. Togliendo alla scuola pubblica risorse se ne ottiene una migliore e deviando le stesse risorse in quelle private si è fatto un grande atto di democrazia. Nessuno mette in dubbio che le scuole private funzionino bene o possano funzionare meglio con maggiori finanziamenti ma non avere la dovuta attenzione a quella pubblica si crea ignoranza di massa, minori possibilità per moltissimi, e se tale tendenza fosse perseguita maggiormente si aprirebbe la strada alla barbarie di cui non si vedrebbe la fine. Disincentivando i ragazzi alla scuola si ottengono tante persona senza meta, senza scopi, ne futuro. E’ chiaro che se nel campo universitario se vi è una facoltà con un iscritto occorre fare dei ragionamenti e cioè, se incentivarla o chiuderla, ma occorre anche chiarire come è potuto succedere. Vi è chi ne risponde? Non vi sono tabulati riassuntivi per università, corsi e numero di iscritti? Chi doveva vigilare? Vi sono vicende che accadono perché indirettamente si è fatto in modo che accadessero, cioè se alla costituzione di determinate leggi o altro non si prevedono dei controllo si rende inefficacie il provvedimento o si vanifica il corretto svolgimento delle funzioni per cui quell’ente o altro è stato creato, e questo è valido in ogni campo. In soldoni, si può commettere un omicidio anche non intervenendo nel soccorrere un bisognoso e se questo principio venisse applicato in più campi lo scenario sarebbe devastante (es. giustizia -Presidente dell’ANM Palamara). Là dove non funziona la giustizia , prolifica la corruzione, là dove c’e la corruzione è la democrazia a soffrire. Nel paese della poca democrazia se non possiedono materie prime, per difendere i propri capitali le navi degli investitori si terranno alla larga dai nostri porti, con la conseguenze di un impoverimento generale del paese.
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