mercoledì 13 aprile 2011

Un'insostenibile Parentesi


Nei testi di storia adottati nelle scuole superiori italiane ci sono «tentativi subdoli di indottrinamento per plagiare le giovani generazioni a fini elettorali». Nelle pagine individuate, «si osanna l'attuale schieramento di sinistra, gettando fango sui loro avversari», ovvero su Berlusconi e il Pdl. Quindi urge l'istituzione di «una Commissione parlamentare di inchiesta sull'imparzialità dei libri scolastici».
Parola di Gabriella Carlucci, Pdl, che guida un gruppo di 19 parlamentari che hanno depositato un progetto di legge (assegnato alla commissione Cultura della Camera) perché la scuola «non può trasformarsi in una fabbrica di pensiero partigiano».
La commissione avrebbe il compito di individuare i libri incriminati e farli correggere ai proprio autori cioè si vuole "correggere fraternamente il deviazionismo" 
Ecco i passi «incriminati». Palmiro Togliatti «fu un uomo politico intelligente, duttile e capace di ampie visioni generali». Enrico Berlinguer «un uomo di profonda onestà morale e intellettuale, misurato e alieno dalla retorica».

Purtroppo e o per fortuna in Italia esiste il principio, sancito dalla Costituzione, della libertà di insegnamento, nel quale rientra anche l'autonomia nella scelta dei libri di testo. Di analoga libertà, fino a prova contraria, godono anche gli editori nel pubblicare i volumi e suona strano che né Berlusconi, né le sue case editrici, ne’ i suoi collaboratori e la sua compagine parlamentare, dopo quasi vent’anni di governo se ne siano mai accorti. Oggi e solo oggi, nella situazione contingente, durante le ore in cui si sta votando urgentemente la legge sul processo e la prescrizione breve, con le guerre in atto, l’economia ferma e la disoccupazione alle stelle, pare curioso che qualcuno di sicura elevata sensibilità storica culturale senta l’insopprimibile ed improcrastinabile esigenza di mettere sul tavolo anche questa ulteriore discussione.

Una parentesi sulla prescrizione breve – essa per gli incensurati vedrà chiudere vicende come  ad esempio: il processo per il disastro ferroviario di Viareggio ed anche frodi economiche come i casi Parmalat Cirio, morti bianche come quelle della Thyssen Krupp Fincantieri di Palermo, o ancora le responsabilità sulle vittime del terremoto de L’Aquila e dei pazienti deceduti alla clinica Santa Rita di Milano.  Piero Grasso, A questo riguardo il Procuratore Nazionale Antimafia, ha dichiarato: “La dizione di ‘processo breve è impropria. E’ un modo per far morire il processo, piuttosto che per trovare le eventuali responsabilità dei colpevoli o l’eventuale assoluzione di innocenti”. 

Certo è che il Paese sta vivendo  un momento di destabilizzazione istituzionale ed anche culturale detto Berlusconismo  una sorta di parentesi nella continuità dello stato di diritto, come di malattia dello spiritoMolti  segnali ci dicono che qualcosa è cambiato; la sommatoria di questi segnali delinea un quadro le cui caratteristiche ricordano una Tirannia ( per ora di tipo gentile)  dove il Tiranno, in un modo tipico, si auto celebra ad ogni occasione, ora come conquistatore dal fascino irresistibile, ora come potente  magnanimo ma che comunque   non ammette opposizione  e né gli è gradito essere chiamato in giudizio. L’onnipresenza nelle manifestazioni e la formulazione di leggi cucite ad hoc, fanno da corollario ad una miriade di urlatori che sui media proclamano le sue gesta.  Al popolo che fatica ad arrivare a fine mese viene suggerito di mangiare brioche o di andare al mare, perché la povertà, la disoccupazione non sono una cosa reale,  bensì  uno stato mentale. 

Attorno al Lui poi, diverse figure secondarie cercano di evidenziarsi con proposte eclatanti come quest’ultima, che se pure avesse un minimo di fondamento sarebbe comunque fuori  luogo e fuori tempo. Come similmente avviene nelle tirannie il dissenso è mal sopportato ed i nemici si moltiplicano e si nascondono in ogni dove, anche e soprattutto nei libri. Nel frattempo che si individuano i libri incriminati che offuscano le menti le pire sono accese e non si può indugiare oltre.  Questo scenario ci porta alla mente il film Farenait  454 con il quale  è possibile osservare una certa analogia di intenti. Una delle  leggi in vigore in questo film di fantascienza,  così recita - Tutti i cittadini rispettosi della legge devono utilizzare la televisione per istruirsi, informarsi e per vivere serenamente al di fuori di ogni inutile forma di comunicazione. In esso la televisione vista  come elemento ossessivo della società, viene utilizzata dal governo per definire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. 

La fantascienza è una visione futuristica di una realtà possibile, quindi se vedete in giro qualcuno che brucia libri….o venite a conoscenza che qualche editore ha chiuso i battenti, oppure è stato multato, minacciato, incarcerato, messo a tacere,… oppure se il giornalismo di inchiesta venisse soppresso, per decreto sopraggiunto, i nostri pensieri…ci dicono che la tirannia è servita con tanto di stoviglie e di tovaglia della festa.

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