domenica 30 ottobre 2011

Precarietà-Il meraviglioso mondo dell'incertezza

Certo è, che se il 30 percento tra (fino a 24 anni) dei giovani, cioè uno su tre è disoccupato e un’altra grande fetta è a lavoro precario, rimane comunque una parte che ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato, circa la metà dei lavoratori italiani. Di tutti questi solo quelli a lavoro indeterminato possono accedere ad un mutuo per l’acquisto di una casa o al credito per un’auto, oppure  dare delle garanzie per riuscire a pagare un affitto. Se così non è “Nicht “ credito,

dicono le banche, accesso negato. In buona sostanza, “no garanzie, no credito”. No mutuo, no prestito, no acquisto a rate. No, no e ancora no. (Intanto sale all'8,3% la disoccupazione italiana, dati Istat aggiornatissimi). Questa situazione toglie il futuro ai giovani i quali non lavorando e di conseguenza non pagando i contributi previdenziali, si troveranno un giorno con un pugno di mosche in mano e con i debiti che abbiamo lasciato loro in eredità, eredità che purtroppo non sarà possibile rifiutare. Abbiamo lasciato loro l’anticamera del nulla, del non sapere, del non costruire, della protesta sociale: l’anticamera dell’inferno individuale e collettivo.  La serenità non è l'inferno, l’uguaglianza non è l’inferno, avere un’opportunità non è l’inferno ed è questo a cui dobbiamo anelare.

 Avviene che per far fronte alle alte percentuali di precarietà e disoccupazione si sta pensando di estendere queste “nobili condizioni” anche ai lavoratori a reddito fisso, donando anche a loro quel “meraviglioso mondo di incertezze” che tutti auspicano per se stessi e per i propri figli.  Con la libertà di licenziare per motivi economici ununciata dal Governo e con altre proposte simili, si vorrebbe creare la crescita economica e dare propulsione allo sviluppo - la proposta di Pietro Ichino prevedeTutti i contratti devono essere a tempo indeterminato, tranne, ovviamente, i casi classici di contratto a termine, per punte stagionali, sostituzioni temporanee, e cose simili. 


Questa ricetta a base di “pane, precarietà e fantasia” era già stata proposta ed attuata con la legge Biagi sul lavoro, la quale è stata applicata senza nessuna regola di protezione per i lavoratori ma con un'unica condizione : Prendere o lasciare, questa è stata la miglior offerta.  Oggi il risultato è sotto gli occhi di tutti, ma non paghi della precarietà creata e senza aver posto rimedio alcuno, si vorrebbe replicare  ed estendere a tutti la nobile condizione, come forma di salvezza economica dell’intero paese. Ad una settimana dalla lettera di intenti inviata all’U.E.,  avvertendo la contrarietà dei sindacati e della parte riflessiva del paese, ci si aspetta un autunno caldo e senza che ancora vi siano stati discussioni concrete, incontri, trattative o altro il Ministro del Lavoro Sacconi si è sentito in dovere di dichiarare

Le tensioni venutesi a creare attorno al nodo dei licenziamenti possono alimentare il rischio di un ritorno al terrorismo. Oggi vedo una conseguenza, dalla violenza verbale a quella spontanea e organizzata che mi auguro non arrivi ancora anche all'omicidio come è già accaduto, l'ultima volta dieci anni fa con il povero Marco Biagi, nel contesto di una discussione simile a quella di oggi». Brutte cose da dire mentre il Ministro degli interne tace. Frasi dette senza dati, senza denunciare alla magistratura situazioni di pericolo, gettate a quale scopo? Qui il terrorismo non centra per nulla, centrerà invece un popolo esasperato, una nazione in ginocchio passata in un batter di ciglia dal “tutto in ordine” al “ce la possiamo fare” mentre già siamo associati alla Grecia. Di certo  i lavoratori Italiani, passati dal miracolo del milione di posti lavoro, al meno tasse per tutti,  non prenderanno bene queste misure. 

Nel frattempo che ce la facciamo , il Premier a tempo perso, tra uno scandalo e l’altro, un affare suo e l’altro, (l' ultimo- B. tramite la Mondadori è diventato concessionario dei giochi d'azzardo online per lo stato in palese conflitto di interessi) per allietarci e sollevarci dalle preoccupazioni circa il possibile tracollo della nazione, non mancherà di raccontarci una barzelletta avvilente a reti unificate. Non mancheranno poi di farsi sentire i cantori del giusto e i  suoi giornali, quelli a stipendio,  che potrebbero dire “ finalmente diventeremo competitivi- abbiamo il premier migliore di sempre e che i Btp, saliti al 6,16 per cento (con uno spread che sfiora i 410 punti, il più alto mai registrato) altro non sono che un apostrofo rosa tra le parole “Patonza e la dura legge dei mercati”. ». Dov'è la saggezza in tutto questo caos, in questo disequilibrio, in questa cecità? Questo dobbiamo chiederci, e dare spazio ad altro. 




(Italo Calvino, Le città invisibili, 1972)-« L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. 

1 commento:

  1. I TENTACOLI DELLA PIOVRA Hanno stretto nella sua morsa L’ITALIA

    La Mafia organizzazione ormai obsoleta serve da manovalanza alla Mafia Moderna

    che distendendo i suoi tentacoli in ogni branchia Vitale de L’Italia ha reso il Popolo schiavo Assoggettandolo suo malgrado al loro Potere

    Senza saperlo molti sono diventati Picciotti al servizio della Piovra
    che si è estesa in tutte le branchie che guidano L’ECONOMIA .

    Le Banche sono il quartier Generale
    da cui viene gestito il Potere .

    Distribuendo i suoi Picciotti in Politica

    sono arrivati ha gestire le leve del Potere arrivando a far Parte anche
    di cariche Istituzionali nei Governi

    ed in parte anche nella Magistratura
    senza fare spargimenti di sangue.

    All’occorrenza per quello ci sono i manovali della vecchia Mafia

    Ogni tanto cercano di alzare la cresta ma vengono subito richiamati all’ordine.

    Vi siete chiesti perché In questi ultimi anni la lotta alla Mafia si è intensificata

    Semplice serve ha prendere due piccioni con una fava 1 ristabilire l’ordine al suo interno
    2 a gettare fumo negli occhi al Popolo beota.

    Facciamo capire ha questi signori una volta per tutte
    Che i poteri è il Popolo col suo voto che li dà in gestione a chi Governa

    Per fare l’interesse di tutto il Popolo

    non quello delle lobby mafiose. Vittorio

    PS questo è un modesto riassunto estrapolato dai fatti e le chiacchiere
    fatte in questi ultimi 18 anni chissà perché pensa e ripensa questo è l’unico risultato
    che mi è venuto in mente.

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