lunedì 27 settembre 2010

Una Normale Anormalità



Dipinto di Bruno Cerasi: "Libertà e La Nostra normalità"

Osservando gli ultimi scenari politici possiamo facilmente constatare che rispetto allo stallo degli scandali finti, veri, o presunti, nessuna  inversioni di rotta  sembrerebbe attuarsi e tutto lascia  pensare che la situazione politica ed economica non riesca ad avere sbocchi, cioè che il reality parlamentare continua incessantemente a triturare beghe di palazzo senza fine producendo pochissimo se non nulla, atto ad  avere una qualche soluzione ai problemi reali e perduranti del paese. Dalla legge elettorale alla crisi economica, passando per la disoccupazione e finendo ai condannati e pluri indagati per gravi reati presenti in parlamento. Come ho già scritto, ciò che appare ad un osservatore che si  cala improvvisamente in questo scenario è un parlamento sostanzialmente autoreferenziale
che vive di vita propria, scollato quanto basta dal paese da non recepire più la gravità della situazione facendo sostanzialmente diventare tutte le situazioni anormali e critiche una normale anormalità. Un male fisiologico insomma, come un paziente a cui viene comunicato  di essere affetto da  cancro e che quei disturbi che lamenta altro non sono che un effetto della sua malattia e quindi poca cosa conta la perdita  di qualche funzione.  Ecco questo è il punto.  L’Italia ha il cancro ed è in stato avanzato dal momento che sono presenti  delle metastasi che aggravano la malattia. Un parlamento così concepito, sia in rapporto alla situazione europea che quella economica nazionale non può più produrre risultati apprezzabili, dal momento che parla a se stesso e pare essersi perso nell’interesse particolare  di uno e più soggetti a lui referenti.  La sua credibilità (del Parlamento) passa attraverso una serie di fattori , come il debito pubblico, che non è stato minimamente ridotto facendo ulteriormente incancrenire la situazione; non si guarisce da una grave ferita purulenta ignorandola. Come è possibile chiedere sacrifici alla popolazione, tagliare  vari settori,  dalla scuola e alla ricerca in primis,  ed avere tanti parlamentari in  tale numero  da  coprire quasi due parlamenti di due diversi paesi? Come è possibile tagliare alla scuola e percepire uno stipendio che è quasi il doppio dei colleghi parlamentari in Europa? Come è possibile sostenere due o tre cariche pubbliche con una disoccupazione giovanile da capo giro,  o percepire una pensione dopo due anni e mezzo di parlamento  e pretenderne quaranta da un lavoratore per raggiungere meno della metà di quella da loro maturata?  La credibilità del parlamento non ha diritto di cittadinanza con  tali numeri, con tali stipendi e con tali privilegi, si auto esclude; essa (la credibilità) è inversamente proporzionale al  loro numero medio europeo, più ci si allontana da tale numero e meno si  è credibili, più percepiscono rispetto ad un collega austriaco e meno sono credibili. Cade cioè la caratteristica Pubblica, il punto di origine dell’essere al  servizio pubblico.  Quindi quello che auspico si adempi , affinché la politica e politici  tornino ad essere credibili è una riforma del parlamento, un dimagrimento in termini di numero, stipendio e privilegi che attualmente non hanno pari. In seconda istanza ammettere dei condannati  tra gli scranni dovrebbe essere una contraddizione in termini  e quindi inammissibile, impossibile per statuto costituzionale. Chiunque venga condannato  per reati di un una certa gravità o reati che comunque attengono alla cosa pubblica dovrebbe lasciare il parlamento automaticamente. Nessun conflitto di interesse dovrebbe  avere luogo e chiunque si trovi in tale circostanza dovrebbe essere sollevato dai  lavori anche in via partecipativa così come non si dovrebbe potere ricoprire più cariche pubbliche o per  esse percepire più di uno stipendio. Come è pensabile che sia onestamente possibile oltre che generare  ingiuria alla repubblica, coprire efficacemente  la carica di parlamentare a Roma  e quella di sindaco a Canicattì essendo contemporaneamente presidente di provincia.  I vari ragioniere Casoria, gli approfittatori, i delinquenti in generale non debbono trovare spazio nella grande casa comune, nella casa madre. Solo chi non si informa poi o vuole essere fesso per convenienza non sa o non vuole sapere cosa significa, essere proprietari   o controllori di media nazionali e la forza che essi hanno nel spostare i voti o le verità. Lo ha capito anche la Lega oggi con tanto di radio, giornale e tentativo di  televisione. Da un cancro si può anche guarire, è possibile, ma oltre ai farmaci specifici occorre la volontà ferrea di volerlo, il giusto spirito, il desiderio e la consapevolezza di  voler rendere possibile  la guarigione. Alla volontà di guarire occorrerà  fissare dei paletti, una sorta di rideterminazione dei confini (come quando non sono più evidenti i limiti di un campo) affinché una situazione simile di “ anormale anormalità” non venga lasciata indisturbata fino ad assurgere ad una  normalità conclamata che blocca e degenera il paese,….. un cancro normale insomma. La libertà ha le sue leggi di democrazia, la libertà è la nostra normalità.
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