(Gomorra è il libro di Roberto Saviano Viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra). Se noi oggi, d’incanto, non conoscessimo nulla circa i componenti del governo in carica, (tralasciando quindi il tipo di elezioni, le nomine, il Premier, il numero dei parlamentari, il Rubygate, sexygate, tangentopoli, parentopoli , da quali persone è composto il parlamento etc), e scendessimo dalla luna per approdare sulla terra, quali regole applicheremmo affinché
potessimo essere più giusti possibili, più trasparenti, e più sicuri di fare gli interessi comuni? Se guardiamo alla situazione attuale osserviamo che il parlamento pullula di indagati per fatti gravi, quali concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione con importanti boss di Cosa Nostra, altri per finanziamenti illeciti, altri per ricettazione, truffa falso, abuso d’ufficio, corruzione, addirittura per banda armata e l’elenco dei reati non si limita solo a questi. La cosa impressionante, oltre alla gravità dei reati e delle accuse, è il loro numero che sconcerta e fa inorridire sia molti Italiani, che tanti cittadini e istituzioni che dall'estero guardano al nostro paese. C’è chi, documentandosi, sta provando a stilare una lista completa dei condannati e degli indagati, incluso i reati a loro ascritti.( Lista). Il risultato non è neppure immaginabile tanto è lunga la lista. Ritornando al momento iniziale del discorso, credo che questo punto ora descritto, sia essenziale per evitare che in futuro possa accadere nuovamente ciò che vorremmo non fosse accaduto in questa legislazione, per il quale le nostre coscienze, indipendentemente dall’orientamento politico, dobbono necessariamente ribellarsi, e pretendere un parlamento pulito. Insomma “No Barabba in Parlamento” Conditio si ne qua non, "condizione senza la quale non [si può verificare un evento]" questo sarebbe il nostro riscatto. Sicuramente noi italiani siamo diversi dai tedeschi o dagli svedesi. Non migliori, semplicemente diversi. Tuttavia ci sono delle cose che accomunano gli uomini anche di nazioni diverse; il loro vivere civile, il possesso di diritti egualitari, e la volontà di chiedere l’assoluta chiarezza a chi ci rappresenta. Se ci troviamo in questo pasticcio è proprio perché noi italiani non abbiamo fatto chiarezza nell'ammissibilità dei candidati alle cariche pubbliche. E’ da qui che parte il nostro riscatto, il riscatto di una nazione che ha girato la testa, che ha strizzato l’occhi al furbo, che ha fatto spallucce, come un popolo bambino che viene colto impreparato. Il riscatto parte dal fare luce sulle stragi, dalla presenza in ogni dove delle mafie, da quel buio irrisolto che ci portiamo dentro, dalla tolleranza alla mancanza dello stato quando richiesto, lo stesso stato diretto dalle stesse persone che abbiamo eletto. Nei Paesi anglosassoni, i solo fatto di essere al centro di un scandalo prevede le dimissioni volontarie, proprio per allontanare quei sospetti che non renderebbero credibile il politico indagato. In Italia questo, non avviene neanche dopo essere stati condannati, non solo in primo grado, ma neppure in ultimo grado. E’ tutta qui la differenza, ed è questa differenza che non ci rende simili, che ci tiene distanti da una concezione alta del pubblico servizio rendendolo più aderente e funzionale agli interessi di una casta, che non a quelli comuni del Paese ItaliEcco l’elenco:
- ABRIGNANI Ignazio (PDL) – indagato per dissipazione post-fallimentare
- ANDREOTTI Giulio (Sen. a vita) - condannato per associazione a delinquere (l’associazione mafiosa è stata inserita nel codice solo dopo l’epoca dei fatti contestati), prescritto
- BENVENUTO Romolo (PD) – Ex verde approdato alla Margherita. Nel 1999 è stato condannato in primo grado per atti di violenza contro la sua compagna. Vicenda poi estinta con un risarcimento.
- BERLUSCONI Silvio (PDL) – 2 amnistie (falsa testimonianza P2, falso in bilancio Macherio); 2 assoluzioni per depenalizzazione del reato (falso in bilancio All Iberian, Sme-Ariosto); 8 archiviazioni (6 per mafia e riciclaggio, 2 per concorso in strage); 6 prescrizioni; 3 processi in corso (frode fiscale Mediaset, corruzione in atti giudiziari Mills, frode fiscale e appropriazione indebita Mediatrade), tutti sospesi in attesa che la Consulta si pronunci sulla legge sul legittimo impedimento.
- BERRUTI Massimo Maria (PDL) – condannato per favoreggiamento
- BOSSI Umberto (Lega Nord) – condanne per finanziamento illecito, istigazione a delinquere, vilipendio della bandiera
- BRAGANTINI Matteo (Lega Nord) – condannato in appello per propaganda razziale
- BRANCHER Aldo (PDL) - condannato in primo grado e appello per falso in bilancio e finanziamento illecito al psi. Il primo reato prescritto, il secondo depenalizzato. Indagato per ricettazione
- BRIGANDI’ Matteo (Lega Nord) – condannato in primo grado per truffa aggravata alla regione Piemonte
- BRIGUGLIO Carmelo (PDL) - vari processi a carico (truffa, falso, abuso d’ufficio), alcuni prescritti, alcuni trasferiti ad altri tribunali ed in seguito assolto
- BUBBICO Filippo (PD) – indagato per truffa aggravata, associazione a delinquere, truffa e abuso d’ufficio
- CALDEROLI Roberto (Lega Nord) – indagato per ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale prescritto, indagato per associazione antinazionale reato poi dichiarato incostituzionale
- CAMBER Giulio (PDL) - condannato in via definitiva per millantato credito
- CANTONI Giampiero (PDL) – patteggia per corruzione e bancarotta fraudolenta
- CAPARINI Davide (Lega Nord) – resistenza a pubblico ufficiale prescritto
- CARRA Enzo (PD) – condannato per falsa testimonianza
- CASTAGNETTI Pierluigi (PD) – rinviato a giudizio per corruzione, prescritto
- CASTELLI Roberto (Lega Nord) – indagato per abuso d’ufficio patrimoniale, il Senato vota totale immunità
- CATONE Giampiero (PDL) – rinviato a giudizio per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata, false comunicazioni sociali, bancarotta fraudolenta pluriaggravata e estorsione
- CESA Lorenzo (UDC) – condannato in primo grado per corruzione aggravata, condanna annullata in appello per incompatibilità del GIP, indagato per truffa e associazione a delinquere
- CIARRAPICO Giuseppe (PDL) - condannato per truffa aggravata e continuata ai danni di INPS e INAIL, multa per violazione legge tutela “lavoro fanciulli e adolescenti”, condannato per falso in bilancio e truffa, condanna per diffamazione, condannato per bancarotta fraudolenta, condannato per finanziamento illecito, condannato per il crac “valadier”, condannato in appello per assegni a vuoto e in seguito reato depenalizzato, condanna in primo grado per abuso ed in seguito prescritto, condannato per truffa e violazione della legge sulle trasfusioni, rinviato a giudizio per ricettazione, indagato per truffa ai danni di palazzo Chigi
- CICCHITTO Fabrizio (PDL) - Il suo nome compare nelle liste della loggia massonica P2: fascicolo 945, numero di tessera 2232, data di iniziazione 12 dicembre 1980. All’epoca della scoperta degli elenchi Cicchitto era deputato e membro della direzione del Psi. è uno dei pochi ad aver ammesso di aver sottoscritto la domanda di adesione.
- COMINCIOLI Romano (PDL) - rinviato a giudizio per false fatture e bilanci truccati, reati poi depenalizzati
- CRISAFULLI Vladimiro (PD) – Ex sindaco di Enna e uomo forte dei Ds siciliani, è sotto inchiesta insieme a Totò Cuffaro per violazione di segreto d’ufficio nell’inchiesta su Messina Ambiente. Ë stato indagato dalla procura di Caltanissetta per concorso esterno in associazione mafiosa. Indagine archiviata nel febbraio 2004
- CUFFARO Salvatore (UDC) - condannato per favoreggiamento
- CUSUMANO Stefano (Udeur) – Arrestato nel 1999 a Catania con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e turbativa d’asta. Oggi resta sotto processo, con la sola accusa di turbativa d’asta, per gli appalti del nuovo ospedale Garibaldi di Catania. È senatore della Repubblica.
- D’ALEMA Massimo (PD) – finanziamento illecito accertato, prescritto
- DE ANGELIS Marcello (PDL) – condannato per banda armata e associazione eversiva
- DE GREGORIO Sergio (PDL) – indagato per riciclaggio e favoreggiamento della camorra, corruzione, concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata al riciclaggio
- D’ELIA Sergio (Rosa nel pugno) – Ex dirigente di Prima linea, è stato condannato a 30 anni di carcere, poi ridotti a 12, per l’uccisione del poliziotto Fausto Dionisi. Dissociato, ha fondato l’associazione Nessuno tocchi Caino. Eletto deputato, viene scelto come segretario di presidenza della Camera.
- DELFINO Teresio (UDC) – Sottosegretario del governo Berlusconi, ha ricevuto un avviso di garanzia nell’inchiesta sui fondi dell’Enoteca d’Italia.
- DELL’UTRI Marcello (PDL) – condannato per false fatture e frode fiscale, condannato in appello per tentata estorsione mafiosa, condannato in secondo grado a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.
- DEL PENNINO Antonio (PDL) - Nel luglio 1994 ha patteggiato una pena di 2 mesi e 20 giorni (convertita nella sanzione di 4 milioni) nel processo per le tangenti Enimont. A ottobre 1994 altro patteggiamento: di una pena di 1 anno, 8 mesi e 20 giorni per tangenti relative alla Metropolitana milanese. Il 25 gennaio 2000 la settima sezione penale del tribunale di Milano lo ha prosciolto nel processo per le tangenti Atm, per le forniture di autobus all azienda dei trasporti milanese
- DEL BONO Flavio (PD) – indagato per abuso di ufficio, peculato e truffa aggravata
- DE LUCA Francesco (PDL) – indagato per tentata corruzione in atti giudiziari
- DE PICCOLI Cesare (PD)- Nei primi anni Novanta fu accusato (e poi prescritto) di aver ricevuto dalla Fiat alcune centinaia di milioni su tre conti in Svizzera
- DRAGO Giuseppe (UDC) – condannato in appello per peculato e abuso d’ufficio
- FARINA Renato (PDL) – patteggia condanna per favoreggiamento nel sequestro di Abu Omar
- FASANO Vincenzo (PDL) – condannato per concussione, indultato
- FIRRARELLO Giuseppe (PDL) - condannato in primo grado per turbativa d’asta, richiesto rinvio a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa
- FITTO Raffaele (PDL) – rinvio a giudizio per concorso in corruzione, falso e finanziamento illecito
- FRIGERIO Gianstefano (PDL) - Ex leader della Dc, diventato uno degli strateghi di Forza Italia. Ha confessato, per esempio, di aver ricevuto 150 milioni da Paolo Berlusconi, in cambio dei permessi alla Fininvest per gestire la discarica di Cerro Maggiore. Ha accumulato tre condanne definitive: 1 anno e 4 mesi per finanziamento illecito ai partiti, 1 anno e 7 mesi per finanziamenti illeciti e ricettazione, 3 anni e 9 mesi per corruzione e concussione. Doveva scontare in definitiva una pena di 6 anni e 5 mesi. Affidato poi ai servizi sociali, ha avuto il permesso dal giudice di sorveglianza di frequentare il Parlamento per qualche giorno al mese: come pratica di riabilitazione
- GALATI Giuseppe (PDL) - indagato per associazione a delinquere, truffa e associazione segreta
- GIUDICE Gaspare (PDL) – condannato in primo grado per bancarotta, prescritto
- GRILLO Luigi (PDL) – rinviato a giudizio per aggiotaggio, indagato e prescritto per truffa
- GOTTARDO Settimio (UDC) – ha patteggiato una pena di 17 mesi: era accusato di corruzione per una tangente sulla costruzione del nuovo palazzo di giustizia. La deputata Annamaria Leone ne chiese la sospensione “per gravi violazioni dei doveri morali”: Leone non Ë stata ricandidata alla Camera, Gottardo entrerý in Senato.
- LA LOGGIA Enrico (PDL) – Indagato al Tribunale dei ministri per finanziamenti dalla Parmalat di Calisto Tanzi (100 mila euro) in cambio di presunte “consulenze”.
- IAPICCA Maurizio (PDL) - rinviato a giudizio per false fatture, falso in bilancio e abuso d’ufficio, prescritto
- LA MALFA Giorgio (PDL) – condannato per finanziamento illecito
- LAGANA’ FORTUGNO Maria Grazia (PD) – indagata per truffa ai danni dello Stato
- LANDOLFI Mario (PDL) – indagato per corruzione e truffa “con l’aggravante di aver commesso il fatto per agevolare il clan mafioso La Torre”
- LEHNER Giancarlo (PDL) – condannato per diffamazione
- LETTA Gianni ( PDL) – Nel 1993 era stato indagato per corruzione dalla procura di Roma che ne aveva chiesto addirittura l’arresto. L’inchiesta era stata poi archiviata, ma con motivazioni non proprio esaltanti per Letta. Un altra inchiesta era stata scippata, negli anni Ottanta, alla procura di Milano dal porto delle nebbie romano: quella di Gherardo Colombo sui fondi neri dell’Iri, nella quale l’allora direttore del “Tempo” Gianni Letta aveva ammesso, nel dicembre 1984, di aver ricevuto 1 miliardo e mezzo di lire in nero dall’ente statale per ripianare i buchi del suo disastrato giornale. Un giornale che, scrissero Scalfari e Turani in “Razza padrona”, era “in vendita ogni giorno, e non solamente in edicola”.
- LOLLI Giovanni (PD) – rinviato a giudizio per favoreggiamento
- LUSETTI Renzo (PD) – condannato a risarcimento di 1 milione di lire per consulenze ingiustificate
- MALVANO Franco (Forza Italia) – Ex questore di Napoli, Ë sotto inchiesta per concorso esterno in associazione camorristica.
- MANNINO Calogero (UDC) - condannato in appello per concorso esterno in associazione mafioso e processo d’appello annullato e da rifare, rinviato a giudizio per associazione a delinquere, appropriazione indebita, frode in commercio, vendita di sostanze alimentari non genuine, falso ideologico e truffa aggravata
- MARGIOTTA Salvatore (PD) – indagato per falso ideologico e abuso d’ufficio
- MARONI Roberto (Lega Nord) – condannato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, imputato per creazione di struttura paramilitare fuorilegge
- MARTINAT Ugo (PDL) - indagato per turbativa d’asta e abuso d’ufficio
- MASTELLA Clemente (Udeur) – Ex democristiano, si presentò insieme a Pierferdinando Casini alla prima udienza del processo per mafia ad Andreotti, a Palermo. Era presente (come testimone di nozze) anche al matrimonio di Francesco Campanella, il mafioso di Villabate che aiutò Provenzano a operarsi a Marsiglia. Ora è ministro della Giustizia: viste le pendenze di molti nel suo partito, un ministro omeopatico. Nel 2007 è stato indagato per abuso d’ufficio e violazione della legge sulle associazioni segrete
- MATTEOLI Altero (PDL) - imputato per favoreggiamento, processo bloccato dalla Camera
- MESSINA Alfredo (PDL) – indagato per favoreggiamento in bancarotta fraudolenta
- NANIA Domenico (PDL) – condannato per lesioni personali, condannato in primo grado per abusi edilizi e prescritto
- NARO Giuseppe (UDC) – condannato per abuso d’ufficio, condanna in primo grado per peculato prescritta
- NESSA Pasquale (PDL) - rinviato a giudizio per concussione
- ORLANDO Leoluca (IDV) - condannato per diffamazione
- PARAVIA Antonio (PDL) – arrestato per tangenti, prescritto
- PAPA Alfonso (PDL) – indagato per abuso d’ufficio patrimoniale, immunità
- PAPANIA Antonio (PD) – patteggia accusa per abuso d’ufficio
- PECORELLA Gaetano (PDL) – imputato per favoreggiamento nelle stragi di piazza fontana e piazza la loggia
- PILI Mauro (PDL) - Ex presidente della Regione Sardegna, Ë indagato a Cagliari per peculato.
- PITTELLI Giancarlo (PDL) – indagato per associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e “appartenenza a loggia massonica segreta o struttura similare”
- PREVITI Cesare (PDL) - Avvocato personale di Silvio Berlusconi, ha ereditato l’incarico professionale dal padre, che aiutò il giovane Silvio a fondare la Fininvest. E’ stato condannato, in appello, a 5 anni per corruzione del giudice Squillante e a 7 anni per corruzione del giudice Metta nel caso Imi-Sir.
- RIGONI Andrea (PD) – condanna in primo grado per abuso edilizio prescritta
- ROMANI Paolo (PDL) – Viene indagato per bancarotta fraudolenta e false fatture. L’udienza preliminale termina però con un pieno proscioglimento: per Romani niente bancarotta. Il suo nome è anche nell’elenco dei politici che ricevono generosi finanziamenti dalla Banca popolare di Lodi di Gianpiero Fiorani. In effetti Romani ha bisogno di soldi: sta pagando circa 400 mila euro come risarcimento al curatore fallimentare di Lombardia 7.
- ROMANO Francesco Saverio (UDC) - indagato per concorso esterno in associazione mafiosa
- RUSSO Paolo (PDL) – indagato per violazione della legge elettorale
- SCAJOLA Claudio (PDL) – arrestato per concussione aggravata nel 1983, è stato prosciolto poi in seguito.
- SCAPAGNINI Umberto (PDL) – condannato in primo grado per abuso d’ufficio e violazione della legge elettorale, indagato per abuso d’ufficio aggravato
- SCELLI Maurizio (PDL) - accusato di aver dirottato 17 milioni di euro destinati alla missione “antica babilonia”
- SCIASCIA Salvatore (PDL) – condannato per corruzione
- SIMEONI Giorgio (PDL) – indagato per associazione per delinquere e corruzione
- SPECIALE Roberto (PDL) – indagato per utilizzo privato di mezzi della GdF
- STERPA Egidio (PDL) – Deputato di Forza Italia. Dirigente del vecchio Partito liberale, Ë stato condannato a 6 mesi in via definitiva per la tangente Enimont.
- STORACE Francesco (PDL) – Ex presidente della Regione Lazio e poi ministro della Salute, ha dovuto dimettersi perchè coinvolto nello scandalo delle intercettazioni e dello spionaggio illecito ai danni di Piero Marrazzo, Alessandra Mussolini e Giovanna Melandri, suoi avversari alle elezioni regionali del 2005. Per questa vicenda, è indagato anche per associazione a delinquere.
- TOMASSINI Antonio (PDL) – condannato per falso
- TORTOLI Roberto (PDL) – indagato per concorso in estorsione
- VALENTINO Giuseppe (PDL) - indagato per favoreggiamento
- VISCO Vincenzo (PD) – Deputato della Repubblica, ex ministro Ds. Condannato definitivamente dalla Cassazione nel 2001 per abusivismo edilizio, per via di alcuni ampliamenti illeciti nella sua casa a Pantelleria: 10 giorni di arresto e 20 milioni di ammenda.
- VITO Alfredo (PDL) – Fu indagato, arrestato e processato per tangenti. Condanna definitiva e 2 anni patteggiati e oltre 4 miliardi di lire restituiti per 22 episodi di corruzione a Napoli. La Direzione distrettuale antimafia di Napoli chiese al Parlamento l’autorizzazione a procedere contro di lui anche per concorso esterno in associazione a delinquere di tipo mafioso, sospettando suoi rapporti con la Camorra (fu poi prosciolto). Patteggiò la condanna e restituì parte del malloppo. Quei quasi 5 miliardi sono stati impiegati per costruire un parco pubblico alla periferia di Napoli
- VALENTINO, Giuseppe (PDL) – Sottosegretario alla Giustizia del governo Berlusconi, è indagato in Calabria in relazione “a condotte attinenti gli interessi della criminalitý organizzata nel settore dei finanziamenti pubblici, degli appalti, delle infiltrazioni nelle istituzioni e nella pubblica amministrazione”. Il suo nome Ë anche presente nelle indagini sulle scalate bancarie dell’estate 2005, indicato come uno dei politici che erano punto di riferimento per il banchiere Gianpiero Fiorani.
- VIZZINI Carlo (PDL) – condannato in primo grado per finanziamento illecito, prescritto
- ZINZI Domenico (UDC) – condannato in primo grado per omicidio colposo. In seguito la prima sezione della corte di appello di Napoli lo ha assolto perché il fatto non sussiste.
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